TOUR | SICILIA BEDDA
Testo e foto: Angelo Gambino
Ho sempre considerato l’Enduro un canale privilegiato, capace di mettere in connessione le persone di ogni angolo del mondo grazie alla comune passione per il tassello e, ora che internet ha azzerato virtualmente le distanze, tutto è ancora più facile.
“Chi si assomiglia si piglia”, ed è proprio prendendo spunto da questa proverbio che ho deciso di andare alla scoperta della Sicilia cercando un appoggio logistico nella grande famiglia dell’enduro siciliano.
Come nella migliore delle tradizioni le avventure più belle nascono dal caso.
Tutto inizia con il progetto di passare qualche giorno di vacanza dai miei parenti a Siracusa ma quasi immediatamente, l’idea si trasforma in un tour di Enduro con la “E” maiuscola.
“Ciao Leo, tutto bene? Sto pensando di venire in Sicilia per salutare i miei parenti, riesci ad organizzare un’uscita di enduro insieme?”.
L’amico Leone Mastronardi, è endurista e organizzatore nel DNA. Nel suo telefono coesistono un numero indefinibile di gruppi whatsapp, tutti a tema enduro e non c’è angolo della sua regione in cui non abbia amici e contatti. In pratica il “basista” perfetto per organizzare e condividere con me questa avventura.
Ed è così che la proposta di una uscita di enduro insieme si trasforma subito in una serie di luoghi da visitare e “uscita” diventa una settimana intera di enduro. Sette giorni per percorrere un anello in sette zone differenti dell’isola grazie al supporto di enduristi locali che ci faranno da guida nel loro territorio.
La nostra avventura inizia proprio di lunedì, giorno in cui alle ore 10:00 atterro a Palermo con un volo low-cost. Leo è già in aeroporto, furgone già con il pieno di carburante così come la sua RIEJU MR 300 caricata sopra. La prima tappa è da Violetti Factory, concessionaria di Palermo che gentilmente mi mette a disposizione una Husqvarna TE 250i che mi accompagnerà in questa esperienza.
Verso mezzogiorno siamo già a Camporeale, piccolo centro agricolo della provincia di Palermo situato nella parte orientale della Val di Mazara, proprio al confine delle province di Agrigento, Trapani e Palermo. Ad attenderci i ragazzi del Moto Club Camporeale in Moto, capitanati dal leggendario Salvatore Pisciotta detto “Roccia”. Giusto il tempo di indossare l’abbigliamento tecnico e mangiare un panino che già partiamo in moto lungo gli altopiani che si affacciano su versanti verdeggianti con il mare sullo sfondo. Il giro è caratterizzato da saliscendi abbastanza ripidi e panorami sulle coltivazioni che si estendono a perdita d’occhio. Salvuccio mi racconta che in questa zona non ci sono vere e proprie mulattiere e spesso si organizzano giornate di scouting in cui si traccia dove passare con badile e zappa. Rientriamo dopo un bel giro di circa quattro ore poi cena con gli amici del moto club e tutti a dormire stanchi di una giornata ricca di chilometri.
L’indomani la sveglia suona presto. Partiamo in furgone alla volta di Bisacquino, paese della Sicilia occidentale sempre in provincia di Palermo a ridosso dei monti Sicani. Vincenzo, Alberto e Giuseppe del Moto Club Valle del Sosio ci faranno da guida alla scoperta di questa parte di isola.
Al gruppo si uniscono anche Sebastiano, Smith e Vito, amici enduristi provenienti da fuori provincia che ci raggiungono per l’occasione.
Il nome Bisacquino deriva dal casale arabo Busackuin, nome dovuto all’abbondanza delle acque di cui il sito era ricco in passato. In effetti, a fine giornata saranno molti i guadi attraversati con qualche bel passaggio tecnico nell’alveo del fiume Sosio.
Le pietre sono l’argomento principale della giornata e la risalita ad una vecchia costruzione oramai in rovina situata sul picco di una montagna è la ciliegina sulla torta appagandoci di una vista mozzafiato! Rientriamo al furgone nel tardo pomeriggio, ci attende un trasferimento di circa tre ore in direzione di Piazza Armerina; dobbiamo far tutto di fretta per non arrivare troppo tardi.
Prima di partire però ci godiamo un aperitivo con i compagni di uscita a base di prodotti tipici che si conclude con l’assaggio di buonissimi cannoli siciliani preparati al momento.
Lungo il tragitto godiamo di una meravigliosa vista sulla Valle dei Templi di Agrigento, illuminata a regola d’arte. Sono quasi le 22:00 quando raggiungiamo la nostra destinazione a Piazza Armerina. Ora ci troviamo in provincia di Enna, la città sorge su un’altura dei monti Erei meridionali, nella parte centro-orientale della Sicilia, a quasi 700 metri d’altitudine. Gaetano, la nostra guida locale, è appassionato di hard enduro e ci anticipa che il giro che ha in mente sarà sì panoramico, ma condito di tratti un po’ duri.
La partenza in moto è dalla piazza centrale adiacente al Duomo, il centro storico è caratterizzato da rinomati mosaici, peculiarità grazie a cui Piazza Armerina è inserita dall’UNESCO, tra i siti patrimonio dell’umanità. Ci addentriamo subito nei fitti boschi di eucalipto tipici della zona, attraversiamo distese di pascoli rigogliosi aprendo e richiudendo moltissimi cancelli delle recinzioni per il bestiame.
Gaetano detto “Tanuzzo”, è abile nel deviare dalla strada principale in sentieri singletrack pressoché inesistenti o stradelli distrutti da frane e acqua. Molto bella la salita “Lama di rasoio” una delle classiche per gli enduristi locali che conquistiamo al primo tentativo senza farci intimorire dalla pendenza. Gran finale al Castello di Pietratagliata, una costruzione molto suggestiva ma oramai in rovina dove è possibile camminare tra i ruderi ed avventurarsi nelle sue stanze scavate nella roccia. Anche oggi il programma di rientrare presto va in fumo e la nostra endurata prosegue sino a tardo pomeriggio tra sentieri hard e punti panoramici con il vulcano Etna sullo sfondo.
È oramai sera, moto sul furgone, doccia veloce e via che si riparte. Non c’è un attimo di relax in questo tour ed io e Leo iniziamo a sentire un po’ di stanchezza. Quando non facciamo enduro siamo in viaggio in furgone ed anche i pasti sono spesso un panino volante. Ci dirigiamo verso la parte sud dell’isola, due ore di viaggio e raggiungiamo la città di Noto dove ad attenderci c’è Salvatore Trapani detto “il Maestro”, altra figura storica dell’enduro locale.
Siamo ospiti a casa di Salvatore e la serata è un’occasione perfetta per un giro nel centro storico in compagnia anche di Marco, endurista ed ex guida turistica. Marco ci racconta con passione le bellezze artistiche e le curiosità delle numerose chiese e dei palazzi nobiliari della città, anch’essa parte dei siti patrimonio dell’umanità.
La città di Noto si estende dalla costa sino ai piedi dei monti Iblei, e con i suoi 554,99 chilometri quadrati è il comune più esteso della Sicilia ed il quarto in Italia dietro a Roma, Ravenna e Cerignola. La particolarità della nostra giornata di enduro è quella di raggiungere le diverse mulattiere o strade sterrate percorrendo alcuni tratti di trasferimento sempre a cavallo tra il mare e la montagna.
La zona è ricca di storia quindi capita sovente di attraversare siti archeologici più o meno mantenuti.
La perla enduristica di oggi si chiama “La Contessa” ed è una vecchia strada ricca dal fondo di pietre smosse a cui dare del “Lei”, lunga quasi tre chilometri e che il “Maestro” affronta per primo senza esitazione. La giornata si conclude con una grigliata a sorpresa preparata dalla famiglia di Salvatore e con presenti altri amici enduristi arrivati per l’occasione da diverse province siciliane.
Ospitalità, convivialità e accoglienza fanno parte della cultura siciliana ed ogni tappa del nostro tour ne è conferma.
La sera viaggiamo in direzione dell’Etna e l’occasione è buona per fare quella visita ai parenti meditata prima di finire nel vortice dell’enduro. La base per i prossimi due giorni sarà nei pressi di Giarre, situata nel centro esatto tra Catania e Taormina e più precisamente a Santa Caterina. All’interno di una bella struttura con camere e SPA, proprio ai piedi dell’Etna, siamo ospiti degli amici Paolo di Etna Adventouring e Salvatore di Vulcano Sud Est. La location è perfetta per esplorare la zona in moto ma anche per rilassarsi un po’ e recuperare le energie utili per concludere il tour al meglio!
Leone ne approfitta per rientrare a casa sua a Patti dandomi appuntamento nei giorni a seguire. Il meteo sino ad ora mite e perfetto per godersi le giornate in moto, subisce una brusca variazione e le temperature calano decisamente con un forte rischio di pioggia. Noi però non ci scoraggiamo e la mattina partiamo come da programma. Paolo da endurista esperto e profondo conoscitore della zona, mi guida alla scoperta di trazzere dal fondo di pietra lavica e sabbia nera!
Le trazzere sono antiche strade usate per la transumanza dei greggi ed il paesaggio che ci circonda è davvero particolare perché intorno a noi si possono ammirare molti piccoli vulcani o crateri spenti.
Giriamo intorno alla zona di Nicolosi, tra valloni e grotte di scorrimento lavico, vere e proprie voragini generate dalle eruzioni laviche. La natura che ci circonda è uno spettacolo unico. Le nuvole cariche di pioggia che ci hanno seguito minacciosamente per tutta la mattinata, decidono che è arrivato il momento di sfogarsi.
É quasi mezzogiorno quando veniamo investiti da un potente scroscio d’acqua che ci fa optare per il rientro anticipato alla base. Prima però facciamo tappa presso il centro sperimentazione e test Pirelli dall’amico Salvatore Pennisi che si rende disponibile per un cambio degli pneumatici sulla mia Husqvarna TE 250i in modo da permettermi di proseguire al meglio il mio tour itinerante.
Il giorno successivo, sempre in compagnia di Paolo, ci rechiamo a Francavilla di Sicilia, un’area storica per l’enduro siciliano situata proprio al centro della suggestiva Valle dell’Alcantara a ridosso del versante nord dell’Etna. Insieme a noi c’è Walter, di professione tour operator per escursioni in quad ed endurista nel tempo libero, il compagno ideale per l’endurata di oggi.
L’enduro in questa parte di isola si fa più tecnico, nel 2011 fu tappa del mondiale enduro e qui si svolge una delle motocavalcate più longeve ed apprezzate d’Italia, l’Endurissimo. Con Walter e Paolo cerchiamo di fare un percorso misto tra luoghi da visitare e percorsi hard.
La “Trialera”, fatta prima in discesa e poi in salita è una vera goduria per tutti gli amanti dell’hard enduro. Rientriamo nel primo pomeriggio al furgone giusto in tempo per evitare un nuovo diluvio; sembra proprio che il maltempo abbia deciso di unirsi alla nostra avventura.
In serata Leone vieni a recuperarmi con il furgone e nel tragitto verso Patti (nostra base per i prossimi giorni) ci fermiamo a far visita al leggendario Francesco Antonuccio, uno dei protagonisti del campionato di enduro siciliano. Francesco, alla onorevole età di 71 anni è ancora pilota in attività e dimostrazione tangibile che l’enduro è uno sport che fa bene alla salute e che fa rimanere giovani nello spirito!
È domenica ed una settimana esatta che sono in moto esplorando la Sicilia nei suoi angoli meno convenzionali. Non avevo mai fatto prima sette giorni di enduro “no stop” e la stanchezza inizia a farla da padrona. Per fortuna la Husqvarna TE 250i che sto utilizzando si sta rivelando una perfetta compagna di avventura, meno corposa ai bassi regimi rispetto al 300 che guido solitamente ma con più allungo e meno stancante nell’arco della giornata.
L’ultimo giorno in moto sono ospite di Leone e Sarino di Sicilia Enduro Tour ed insieme andiamo alla scoperta del territorio circostante di Patti.
Questa città della provincia di Messina si trova nella parte nord orientale della Sicilia ed è nota tra gli appassionati di moto di tutto il mondo per essere la città natale di Antonio Cairoli. Anche per oggi le previsioni meteo non sono delle migliori ed i miei compagni di avventura pianificano un giro ad hoc per farmi vedere le location più suggestive nel minor tempo possibile.
Partiamo fronte spiaggia e risaliamo sino al Meliuso, monte su cui sorgeva l’antica Gioiosa Guardia, città che fungeva da avamposto a protezione dalle incursioni dei pirati. Distrutta in più riprese dai terremoti, da questa città si gode una vista mozzafiato sulle isole Eolie, Etna e le Madonie.
Lasciamo il mare alla volta dell’Argimusco, un altopiano posto a 1200m sul livello del mare, a pochi chilometri da Montalbano Elicona, un luogo magico dove si trovano le “Rocche dell’Argimusco”. Siamo in una sorta di “Stonehenge” siciliana, una zona con enormi blocchi di pietra modellati nel corso dei millenni dagli agenti atmosferici e caratterizzate da forme antropomorfe e zoomorfe. Siamo in montagna ed in men che non si dica arriva prima una pioggia fittissima e poi addirittura nevischio! Fa freddissimo e a buon ritmo rientriamo verso Patti.
Da torinese mai avrei pensato di prendere la neve in Sicilia! Gli amici mi dicono che non capita spesso ma non è così raro come possiamo pensare noi del nord!
Prima di rientrare alla base troviamo riparo all’agriturismo La Porticella (altra tappa d’obbligo per gli enduristi della zona) per un pranzo a base di pietanze sicule. È importante sapere che oltre alla rinomata ospitalità, anche la cucina in Sicilia è un qualcosa di speciale!
Che dire, è stata una settimana ed un’esperienza fantastica. Leone è stato un ottimo compagno di avventura ed impeccabile nell’organizzazione logistica del nostro giro di enduro. Quello che mi ha sorpreso è stata la grande comunità degli enduristi siciliani, in particolar modo quello del gruppo SiciliaEnduro444. La tribù dell’enduro, unita e rispettosa, è una sorta di grande famiglia che ogni fine settimana mantiene viva la passione per il fuoristrada con inviti a condividere le uscite in moto nelle varie province. Grazie all’enduro e agli enduristi locali che ci hanno fatto da guida, abbiamo avuto modo di scoprire angoli di Sicilia remoti e al di fuori dei canoni del turismo tradizionale, rendendo questa esperienza unica ed indimenticabile. Grazie Sicilia Bedda, grazie amici enduristi, buon enduro a tutti voi e ci rivedremo con il sole!
Info:
Violetti Factory – noleggio moto Palermo – www.violettifactory.it
Etna Adventouring – noleggio moto e tour di enduro Etna – www.etnaadventouring.com
Vulcano Sud Est – Camere e Spa Etna – www.vulcanosudest.it
Sicilia Enduro Tour – noleggio moto e tour di enduro Patti – www.siciliaendurotour.com
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