TEST ENDURISTA: Honda Redmoto CRF 450 XR
Stiamo parlando della nuova Honda CRF 450 XR ma parliamoci chiaro, della gloriosa XR degli anni ‘80 raffreddata ad aria (il modello Honda XR è stato prodotto no al 2000 in diverse cilindrate anche se il modello 600 cc è quello noto ai più), questa CRF 450 XR ha ben poco, se non la sigla che riporta sui convogliatori.
La CRF 450 XR deriva dal modello 450 L distribuito in Europa ed è stato sapientemente modi cato ed omologato da RedMoto in esclusiva per il mercato italiano portando la potenza massima della L di 18 CV alla ruota ai 43 attuali della XR.
In RedMoto hanno giocato sporco, o meglio, hanno giocato in modo intelligente puntando a quella folta nicchia di appassionati che non aspettava altro che il ritorno del mito o poter semplicemente rivedere la sigla “XR”
sulla livrea di una Honda. Dopo averla guidata personalmente ritengo questa Honda RedMoto CRF 450 XR una figata pazzesca.
Posso dire la mia, in quanto una XR 600 del 1987 ce l’ho avuta per davvero, ed è stata la mia prima vera moto da fuoristrada. Era la fine degli anni ‘90, avevo circa 21 anni e il modello era già datato allora, inoltre quell’annata se non perfettamente a punto aveva qualche problemino di avviamento e rigorosamente con il kick starter, il bottoncino allora su quel modello era solo un’utopia.
La prima “dual” by Redmoto, omologata per l’uso stradale, competitiva e facile da utilizzare anche in off-road. una crf sempre più affidabile grazie a componenti di altissima qualità e dal propulsore con lunghi intervalli di manutenzione.
Mi ricordo in quegli anni sdraiato a bordo strada un po’ ovunque a tenermi la tibia per il “rinculo” del pistone che addirittura una volta mi disarcionò facendomi volare via di sella a causa dei miei 63 kg di peso. Vivevo in una casa in collina a pochi passi dal mare per cui ero solito usare la XR 600 anche per andarci in spiaggia... leggi tutto l’articolo su Endurista 56 in edicola!
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