TEST ENDURISTA – FANTIC 250E CASA
di Matteo “Fullgas” Montagnini
Foto: Mario Pierguidi
Sono sempre stato abituato bene dalla redazione di Endurista Magazine, avendo avuto la possibilità di provare le più recenti e desiderate motociclette da enduro, i modelli di punta dei marchi più blasonati che da anni si combattono a colpi di innovazioni.
Moto all’ultimo grido quindi, il massimo che un amatore potrebbe desiderare di avere sotto le natiche sia per le competizioni che per i giri della domenica.
Ma l’enduro non è solo come lo concepisco io, il cronometro, l’estrema o la linea da quarta piena!
Enduro è anche strada bianca, una passeggiata tranquilla, esplorazione e perché no, anche un momento di svago per resettare il cervello dopo un’intensa giornata di lavoro in ufficio o nel traffico cittadino.
Bella e facile da giudare, con una potenza del motore più che sufficiente per affrontare ogni tipo di percorso e una ciclistica che non stanca il pilota durante la guida.
Mi chiedo se ci sia davvero la necessità di stringere sempre il manubrio di una “racing” e quanti di noi appassionati in realtà, sanno sfruttare la cavalleria delle più agguerrite specialistiche da enduro di oggi.
Le mie risposte hanno avuto soddisfazione con il test della Fantic Motor (marchio resosi famoso negli anni ’80 e che raggiunse l’apice del successo con la produzione del famoso Caballero) con il modello 250 E Enduro Casa.
L’incontro con i ragazzi della redazione è nell’Appennino romagnolo, al con ne con il parco naturale delle Foreste Casentinesi dove pietre e mulattiere, hanno insegnato la dura legge del fuoristrada a tutti gli appassionati della zona.
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