TEST DUAL | KTM 790 R Adventure, pronti per l’avventura
Testo: Rodolfo Maraldi e Giovanni Sala
Tester: Alessio Corradini e Mario Pierguidi
Dopo una lunga attesa da parte del pubblico, finalmente KTM presenta la 790 Adventure R, la versione Racing del modello 790 Adventure. Il marchio austriaco infatti, come già in passato è accaduto, ha sviluppato due modelli che condividono la stessa base, la KTM 790 Adventure, il modello sportivo dalla genetica Off-Road e la versione “R” cioè Racing, una moto da fuoristrada che consente però di viaggiare con comodità anche su asfalto.
Finalmente una moto da off-road senza compromessi e che permette anche di viaggiare comodamente.
La 790 R utilizzata per questo test ci è stata fornita dal Team Kapriony a cui l’abbiamo sottratta prima che cominciassero a smontarla per creare l’ennesima creatura dei deserti. Per suggellare questa occasione speciale abbiamo avuto la fortuna di aver un tester d’eccezione e anche sufficientemente esperto in materia, un certo Giovanni Sala. Prima di addentrarci nelle sensazioni di guida del Giò nazionale, anzi, internazionale, partiamo con elencarvi alcuni pregi e difetti di questa 790 Adventure R. Era una delle prove più attese dell’anno, non vedevamo l’ora di provarla e l’occasione giusta è stata quella dell’evento organizzato da Paolo Caprioni e il suo Team con il supporto di Gioele Meoni, figlio di Fabrizio, nelle insidiose sabbie all’interno del circuito di Pomposa (FE).
La nuova 790 Adventure R, completa la gamma “Travel” di KTM e si pone a metà strada tra la monocilindrica 690 Enduro R e l’ultima nata Adventure 1090 R. Sebbene ultimamente le moto Adventure abbiano guadagnato in termini di potenza e di peso, questa volta KTM ha realizzato una moto più compatta e dalle dimensioni più contenute, versatile e con un focus orientato al fuoristrada.
PREGI : Tecnologia, Qualità dei componenti, Comportamento dinamico
Il propulsore bicilindrico KTM 790 Adventure R è il famoso LC8, già utilizzato sulla 790 Duke, ma adattato all’uso in fuoristrada. I tecnici KTM hanno lavorato per avere una maggiore spinta ai bassi regimi ottenendo 88 Nm di coppia. Il propulsore è molto piccolo, compatto e dalla forte spinta progressiva (95 CV di potenza sono più che sufficienti per muoversi liberamente anche a pieno carico) in questo modo non interferisce nel design generale della moto. Questo aspetto si nota soprattutto nella zona del serbatoio, molto più ristretto rispetto agli altri modelli Adventure, più simile allo stile di una moto da enduro ma con una capienza di ben 20 litri di carburante per oltre 450 km di autonomia con un consumo interessante di circa 4,8 litri per 100 km.
Per ottenere questa capienza, il serbatoio scende molto verso il basso abbracciando il motore e guadagnando spazio proprio in quella zona. Anche se la soluzione adottata è chiaramente un vantaggio in quanto il baricentro della moto si abbassa, facendole guadagnare in stabilità e agilità, a livello estetico non è piaciuta a tutti. Inoltre in questo modo il serbatoio (già elemento assai delicato sulle motociclette) è molto esposto ad abrasioni e possibili rotture in caso di cadute accidentali. Proprio per questo motivo sulla KTM 790 Adventure R troviamo robuste cover intercambiabili in PVC, che avvolgono e proteggono le parti più esposte del serbatoio.
La KTM 790 Adventure R è equipaggiata con ruote da 21″ all’anteriore e 18″ al posteriore, pneumatici Metzeler Karoo 3 e con sospensioni e telaio firmati WP. Come nelle enduro specialistiche troviamo all’anteriore una forcella WP modello Xplor 48 con 240 mm di escursione completamente regolabile in compressione, estensione e precarico molla.
DIFETTI: Kickstarter non di serie, Estetica del serbatoio, Sound al minimo
L’impianto frenante anteriore è composto da due dischi del freno da 320 mm di diametro con pinze a quattro pistoncini e attacco radiale all’anteriore e da un disco del freno da 260 mm di diametro azionato da una pinza flottante a due pistoncini al posteriore e ABS disinseribile. La prima sensazione quando si sale sulla 790 Adventure R è di avere sotto il sedere una moto compatta, non eccessivamente alta con un’altezza sella di 88 cm da terra. Il peso dichiarato è di 189 kg a secco, 209 kg circa con il pieno di carburante.
Il cupolino è più piccolo e meno protettivo rispetto a quello della sorella Adventure e consente una miglior visibilità nei percorsi Off-Road. Il manubrio è regolabile a piacimento in sei differenti posizioni e viene facile quindi trovarsi con pochi aggiustamenti subito a proprio agio. Il display TFT che equipaggia la KTM 790 Adventure R è da 5″ a colori e completamente digitale azionabile dalla parte sinistra del manubrio. Il computer di bordo è ricco di informazioni (contachilometri parziale, autonomia disponibile, impostazioni ABS, modalità di guida… ecc.) e visibile anche nei giorni molto soleggiati.
Le luci e gli indicatori di direzione sono a Led essendo il gruppo anteriore molto simile a quello della sorella KTM 1290 Super Adventure. KTM non ha badato a spese quando si tratta di dotare di tecnologia avanzata la sua nuova creatura. La 790 Adventure R è fornita di acceleratore elettronico, quattro modalità di guida e un bel po’ di elettronica come il controllo di trazione (MTC), ABS sensibile all’angolo di piega in curva e la modalità ABS Off-Road. Quest’ultimo se selezionato disattiva l’ABS sulla ruota posteriore, e riduce l’intervento sulla ruota anteriore. Ciò permette ai piloti di far bloccare la ruota posteriore, per infilarsi nelle curve.
La 790 Adventure R dispone anche di un “riding mode rally”, il dispositivo che controlla lo slittamento della ruota posteriore e che può essere impostato su ben nove livelli di controllo della trazione. È la modalità preferita per l’Off-Road con una risposta del gas più brusca ed entusiasmante e con accesso diretto al Traction Control. Se pensate di utilizzare la KTM 790 Adventure R per viaggiare, KTM ha già previsto modelli di valigie disponibili, il supporto per il GPS, una borsa da serbatoio e molto altro ancora.
Lo scarico Akrapovic opzionale, fa risparmiare un chilo di peso ed emette un sound inebriante. KTM ha raggiunto il suo obiettivo, creando una moto Adventure dalle dimensioni compatte, comoda, tecnologicamente avanzata e con funzionalità di prim’ordine. Senza dubbio la KTM 790 Adventure R è una moto in grado di soddisfare le esigenze di chi intende viaggiare comodamente e che permette anche di poter lasciare l’asfalto ed immergersi in polverosi sterrati o piste desertiche.
IL TESTER: Giovanni Sala
Sono stato invitato da Paolo Caprioni e Gioele Meoni per dare la mia opinione al test “comparativo” tra le due KTM LC8 da deserto; una quella portata in gara da Fabrizio Meoni e l’altra quella del Team Kapriony. In realtà più che una comparativa è stato un test per “scoprire” se Zaira, il prototipo con cui Paolo ha partecipato all’ultima Africa Race fosse migliorata (con gli accorgimenti fatti dal Team Kapriony in questi anni) rispetto alla LC8 Rally di Fabrizio.
Il ritrovo è sulla pista sabbiosa di Pomposa, dove tra giornalisti, addetti ai lavori, tester e con la speciale presenza di Ferro (Bruno Ferrari), capo meccanico del progetto LC8 ai rally, si è respirata la passione per le corse, per i rally africani, e per queste tipologie di moto. Oltre alle due rally c’era anche la gradita presenza della nuova KTM 790 Adventure R che il team Kapriony vorrebbe impiegare nella prossima stagione di rally. Non ho resistito, quale miglior occasione per provare la nuova nata di casa KTM in un contesto realmente off-road, nella pesante sabbia del circuito Ferrarese?
Appena salito in sella la 790 Adventure R mi ha sorpreso per la facilità nel manovrarla da fermo. Sensazione dovuta alla seduta più bassa e a tutta la struttura con i pesi proiettati verso il basso, rispetto alla LC8 R a cui sono abituato e che ha un’altezza sella maggiore. Nel corso del primo giro con un’andatura lenta, mi sono reso conto che anche nelle profonde buche risulta facile nella guida e ben assettata, così ho iniziato a spingere un po’ di più, e in effetti l’ottima telaistica risponde bene anche a velocità maggiori.
Mi hanno sorpreso positivamente le sospensioni Xplor 48 che, nonostante la configurazione standard e senza preparazioni specifiche, nelle buche lunghe tipo waves, non sono andate mai in crisi con torsioni o spiacevoli fondo corsa. Anche il monoammortizzatore svolge bene il suo compito, sostiene bene il peso di moto e pilota offrendo una buona trazione nonostante un fondo sabbioso e pneumatici non specifici. Ovviamente le sospensioni della KTM 790 Adventure R sono arrivate a fine corsa solo dall’atterraggio dei salti più importanti.
Il motore quando usato in fuoristrada è lineare e insistendo sul gas spinge veramente forte. L’erogazione “smooth” consente di gestire facilmente la potenza con il solo comando del gas e senza intervenire troppo sulla frizione. In questo modo risulta davvero facile anticipare le curve tenendo in trazione la moto, insomma, questa 790 R si comporta egregiamente in fuoristrada.
Per ribadire questi concetti ho visto nel corso dell’ultimo Merzouga Rally, il KTM Ultimate Race, un challenge del marchio Austriaco dove due piloti di ogni continente, dopo una precedente selezione, hanno corso cinque giorni di gara tra le dune e le piste marocchine con le moto 790 R Adventure di serie. Quindi tutto sommato è evidente che la nuova sfida del Team Kapriony di convertire da gara la 790 R è un’idea saggia ed intelligente, ma dovrà lavorare molto su diversi aspetti per renderla una moto competitiva in gara.
Sicuramente le prime modifiche riguarderanno l’aerodinamica, pensando a costruire una carena che possa proteggere il pilota dal vento, valutare alcune modifiche alle sospensioni per aumentarne l’escursione, rinunciare troppo al comfort, rivedere l’altezza di manubrio e sella, alleggerire il peso totale togliendo tutte le cose superflue e aggiungendo quelle soluzioni strategiche indispensabili nei rally, specialmente in quelli africani. Insomma, ci sarà sicuramente molto da fare ma la partenza è un’ottima base e considerando l’esperienza del Team Kapriony maturata negli anni, riusciranno sicuramente a sviluppare un progetto già vincente in un’ottima moto da rally raid.
Dati tecnici: KTM 790 Adventure R
:: Motore
• Costruzione: a 2 cilindri in linea a 4 tempi
• Cilindrata: 799 cm³
• Alesaggio: 88 mm
• Corsa: 65.7 Mm
• Potenza in kw: 70 kw
• Potenza in hp: 94 hp
• Coppia: 88 nm
• Avviamento: starter elettrico
• Lubrificazione: forzata con 2 pompe dell’olio
• Cambio: 6 marce
• Raffreddamento: raffreddamento liquido
• Frizione: frizione antisaltellamento Pasc™, a comando meccanico
• Ems: ems bosch con rbw
• Emissioni co2: 98 g/km
• Consumo di carburante: 4.19 l/100 km
:: Ciclistica
• Costruzione telaio: telaio in acciaio al cromo-molibdeno con il motore come elemento sollecitato, verniciato a polvere
• Sospensione anteriore wp a steli rovesciati ø 48 mm
• Sospensione posteriore: monoammortizzatore pds wp
• Escursione anteriore: 240 mm
• Escursione posteriore: 240 mm
• Freno anteriore: 2 pinze a 4 pistoni con attacco radiale
• Freno posteriore: pinza flottante a 2 pistoni
• Diametro disco freno anteriore: 320 mm
• Diametro disco freno posteriore: 260 mm
• Abs: bosch 9.1 Mp (comprende abs sensibile all’angolo di piega e modalità offroad, disinseribile)
• Catena: x-ring 5/8 x 1/4″
• Inclinazione cannotto di sterzo: 63.7 °
• Altezza minima da terra: 263 mm
• Altezza sella: 880 mm
• Capacità serbatoio: (circa)20 l
• Peso a secco: 189 kg
Il prezzo di KTM 790 Adventure R è 13.799 euro.
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