TEST | Beta RR Racing my23, c’è già tutto!
Testo: Rodolfo Maraldi
Foto: Matteo Lepri
Come ogni anno Beta Motorcycle, nel mese di giugno mostra in anticipo, quella che sarà la nuova gamma enduro. Se presentare i modelli “standard” è da sempre per gli appassionati del brand un evento molto atteso, svelare al pubblico la gamma “Racing” è un appuntamento imperdibile e ricco di aspettative. Verso la fine dell’anno infatti la casa toscana toglie il velo ai suoi prodotti di punta, ossia le motociclette da enduro denominate “RR Racing“.
Questi modelli che derivano da quelli standard, vengono ulteriormente impreziositi da componentistica speciale, con il fine di ottenere un prodotto accattivante, ottimizzato e dedicato al mondo delle competizioni. C’è già tutto! Sui modelli Racing di Beta possiamo trovare infatti quegli accessori utili a supportare il pilota durante la stagione agonistica. Ma i modelli RR Racing non sono solo dedicati al pilota, ma anche all’appassionato che utilizza la moto nelle uscite con gli amici e a cui piace curare ogni aspetto della propria motocicletta, da quello estetico a quello pratico e funzionale.
Beta per il 2023 non ha deluso le aspettative equipaggiando i suoi modelli Racing con un nuovo monoammortizzatore firmato Kayaba che sostituisce il ZF Sachs. Full Kayaba quindi, con all’anteriore (come sui modelli Racing 2022) una Forcella Kayaba AOS a cartuccia chiusa Ø48 mm affiancata da un monoammortizzatore Kayaba C46 RCU che funziona su sistema a leveraggio progressivo.
Nonostante la componentistica di riferimento il must dell’azienda toscana non cambia, con i modelli Racing Beta produce motociclette performanti, ma con una particolare attenzione rivolta alla massima semplicità di utilizzo, con un approccio non complicato della motocicletta. Altre specifiche presenti sui modelli Racing rispetto alle versioni standard sono le grafiche dedicate, la cover della sella antiscivolo di colore blu con taschino, corona bimetallica, pneumatici Metzeler, numerosi particolari in ergal anodizzati rossi e nuove pedane poggiapiedi.
Queste sono le principali caratteristiche della gamma Racing, ma non possiamo non menzionare la bontà dell’impianto frenante di serie presente su tutti i modelli enduro. Nissin è il fornitore per pinze e pompe che lavorano su dischi Galfer da 260 mm all’anteriore e 240 mm al posteriore, mentre il comando della frizione idraulica invece è firmato Brembo. Veniamo ora alla parte elettronica che negli ultimi anni si sta ritagliando il suo spazio, anche sulle motociclette da off-road… leggi tutto il test su Endurista Magazine 80 in edicola oppure acquista la tua copia sul nostro sito CLICCANDO QUI!
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