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TEST ENDURO | Fare enduro è Rock!

Giornate come questa dovrebbero essere un diritto per tutti, una specie di jolly da potersi giocare una volta al mese ed in cui si è autorizzati a fare cosa si vuole per favorire il proprio benessere fisico e mentale. In fondo si tratta solo di un semplice “work-out”, un modo per essere più produttivi e rilassati sul lavoro e quando il jolly combacia con una moto da enduro la certezza di vincere la partita è assoluta.

 

 

Tra smart working e zone colorate sento il bisogno di giocare il mio jolly ma devo farlo bene. Il classico giro di telefonate agli amici, qualche proposta ed un po’ di indecisione sul dove e con chi ma dopo una giusta e ponderata selezione eccomi in direzione Liguria nel principato di Vanni Oddera.

 

 

Con me porto in dote tre giocattoli tutti da scoprire, l’esplosiva KTM 150 EXC TPI, la nuova GASGAS EC 250F e l’inarrestabile Husqvarna FE 450.
Il terzo compagno di giochi all’anagrafe risponde al nome di Rocco Anaclerio, in arte dj Ringo, la voce rock per eccellenza di Virgin radio, anche lui felice in fuga dai mille impegni di lavoro tra radio e tv.

Ci ritroviamo la sera prima in modo da essere operativi la mattina presto e goderci a pieno la nostra giornata di libertà.

La buona notte non è delle più rassicuranti e nuvole nere cariche di pioggia sembrano essere un cattivo presagio per l’indomani. La “buena onda” è dalla nostra parte, la mattina le nuvole sono solo un brutto ricordo ed il forte vento della notte ha spazzato via tutto regalandoci un bel cielo azzurro. L’aria è elettrica e la colazione prende subito il ritmo giusto grazie al pezzo rock per eccellenza di Ringo: I wanna be sedated dei Ramones. La situazione è divertente perché il video della canzone vede i 4 Ramones fare una improbabile colazione in una stanza mentre attorno a loro accade di tutto.

 

 

VIDEO – L’enduro rende liberi… quantomeno di sognare!

Testo Angelo Gambino – Foto Lorenzo Refrigeri

E’ un paesaggio unico quello che risplende alle prime luci dell’alba tutto intorno al monte Beigua, ed il sorgere lento del sole sembra poter cancellare tutto d’un tratto il freddo di una notte appena trascorsa in tenda.

Sono circa le 07:00 di mattina, siamo a 1.200 metri ed il silenzio della natura che ci circonda è interrotto dal solo scoppiettare del fuoco, sullo sfondo le nostre moto, bianche di brina e pronte a ripartire.

 

L’enduro rende liberi… quantomeno di sognare!

Testo Angelo Gambino – Foto Lorenzo Refrigeri

E’ un paesaggio unico quello che risplende alle prime luci dell’alba tutto intorno al monte Beigua, ed il sorgere lento del sole sembra poter cancellare tutto d’un tratto il freddo di una notte appena trascorsa in tenda. Sono circa le 07:00 di mattina, siamo a 1.200 metri ed il silenzio della natura che ci circonda è interrotto dal solo scoppiettare del fuoco, sullo sfondo le nostre moto, bianche di brina e pronte a ripartire.

Mi son venute in mente le avventure dei protagonisti del film Stand by Me o di Tom Sawyer  e Huckleberry Finn, piccole grandi avventure dal sapore genuino, semplici, e da vivere almeno una volta, ma non solo nell’età della giovinezza, meglio ancora se dopo i quaranta, quando tutto diventa un po’ più lento e complicato da organizzare anche solo mentalmente.

Palcoscenico di questa avventura è la Liguria e più precisamente il territorio di Varazze, piccola cittadina del savonese, regista Vanni Oddera. La proposta è di fare un giro di enduro per scoprire la bellezza di questa regione, capace di unire in spazi ristretti l’alchimia del mare a quella della montagna.

 

 

Dalla spiaggia sino ad arrivare alle cime del monte Beigua, pernottamento in tenda e rientro ai furgoni con le prime luci dell’alba. Impossibile dir di no. E’ febbraio e la bella giornata di sole scalda i nostri animi ed anche quelli di alcuni turisti accorsi sulla spiaggia incuriositi da due moto da enduro che giocano sulla sabbia. Foto di rito e grazie al supporto degli amici di Varazze Outdoor attraversiamo il centro storico del bel borgo ligure e ci addentriamo, con le dovute autorizzazioni, lungo i sentieri dell’entroterra savonese.

Da li in avanti quattro ore di enduro, dal livello del mare ai 1200 metri della nostra meta attraverso le borgate di Casanova, Faie, Pratorotondo  in un misto di paesaggi unici che solo pochi posti sono in grado di offrire e che meritano diverse soste per poter godere dello spettacolo circostante.

E poi arriva la neve che in un istante ci fa tornare bambini in sella alle nostre moto; l’imbrunire e subito dopo la notte. Con l’aiuto di qualche amico di Pontinvrea allestiamo il campo base, si monta la tenda, si accende un fuoco e finalmente qualcosa di caldo da mangiare per rifocillarci.

Si tira tardi il più possibile con il fuoco che ipnotizza e tiene compagnia. Poche ore di sonno, fa freddo sì ma in fondo nemmeno così freddo. La moto da enduro è anche questo, prendersi la libertà di partire dal mare ed andare a dormire sulla cima di un monte.

TEST ENDURISTA – KTM Freeride E-XC

Entrare nel borgo medievale di Grazzano Visconti, piccola frazione del comune di Vigolzone nella provincia di Piacenza, è proprio come fare un salto indietro
nel tempo.

Nato a cavallo tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400, questo borgo deve la sua fortuna all’opera di riqualificazione voluta dal Conte Visconti agli inizi del 1900 quando incaricò l’architetto Campanini di trasformare un semplice insediamento di case rurali in un suggestivo borgo medievale.

110 minuti per una carica completa, 75 minuti invece per una ricarica all’80%

All’interno di questo borgo fuori dal tempo, all’ombra del castello, tra botteghe, fontane e giardini ha sede “Enduro Republic”, ed è proprio grazie al loro invito che abbiamo deciso di vivacizzare un po’ la quiete di questo luogo in sella alla KTM Freeride E-XC.

Giocare in compagnia è sempre più divertente e quando il compagno di giochi risponde al nome di Vanni Oddera, tutto diventa ancora più interessante.

La KTM Freeride E-XC è la moto che Vanni porta nelle corsie degli ospedali durante le giornate di Mototerapia ed oggi l’abbia- mo utilizzata per una s da tutta particolare, un’endurista contro un freestyler in una lot- ta all’ultimo secondo… scopri tutto il test su Endurista 57 in edicola!