Mosterrato – Prima Edizione
Testo: Thomas Brazzova
Foto: Fotografica Sestriere (www.fotograficasestriere.com)
“Mosterrato – Prima Edizione.
Scena I. Ripresa I”
“Motore!”
…ciak…
“Azione!”
………..
“Stooop! Buona la prima!”
Alla sua prima edizione il Mosterrato non può sbagliare e come da previsione non lo fa. Organizzare questo tipo di eventi ex novo pur possedendo l’esperienza necessaria non è mai semplice e scontato; di carne sulla brace ce n’è in abbondanza e gestire molti iscritti richiede concentrazione, studio dettagliato delle tracce, pianificazione di pranzi, cene e molto altro. Ecco perché non sempre le neo-motocavalcate fanno felici tutti i partecipanti. Tuttavia non è questa la circostanza e tutto è pronto per questo cortometraggio!
Titolo
Mosterrato Adventouring
Regia
Associazione Mosterrato Enduro (www.mosterrato.com)
Ambientazione
Siamo nel Monferrato, precisamente a San Salvatore, avamposto dei colli alessandrini e guardiano di una delle strade dei vini più famose d’Italia. In questo scenario si scrive il proemio perfetto per una new entry delle motocavalcate italiane: il Mosterrato. Questo evento presenta tutte le caratteristiche per far innamorare qualsiasi amante dell’adventouring il cui unico tormento appena sveglio è “oggi con che terra mi sporcherò?”.
Più di 200 chilometri attraverso paesaggi mozzafiato divisi tra sabato e domenica preceduti il venerdì da un corso di guida offroad per chi fosse interessato.
Qui le cose se si fanno, le si fanno bene! Ristori, recupero mezzi, assistenza tecnica lungo il percorso e possibilità di pernottare con la propria tenda presso uno spazio allestito per l’occasione. Tutto condito con tracce chiare e scorrevoli distinte tra mono e bicilindrici per agevolare ogni tipo di guida e concedere a ognuno il proprio divertimento.
E ora largo alle riprese.
Scena I
Il venerdì del Mosterrato si apre con un corso di guida offroad, un classico intramontabile degli eventi adventuring che coprono il weekend in cui viene spesso proposta per necessità o diletto dei partecipati una giornata pre-smanettata all’insegna della tecnica.
Un’occasione per i neofiti di entrare in sintonia ancor più con la moto e affrontare i giorni seguenti con la sicurezza necessaria, permettendo di percorrere i molti chilometri del sabato con semplicità e appagando ogni senso alla scoperta del territorio.
Scena II
La giornata di sabato rappresenta la scena madre dell’evento che si apre con la classica foschia dei colli conferendo alla mattinata un tono di freschezza e beatitudine.
La location del bivacco è azzeccatissima, estendendosi sotto alti pini che donano all’aria il tipico profumo di resina facendo da sfondo ad una rapida colazione prima di dirigersi al via.
Partenza dunque alle 9 del mattino quando il tepore del sole inizia a riscaldare le selle e dopo poche centinaia di metri si tocca subito il brecciolino facendo intirizzire ogni pelo del nostro corpo; il meteo benevolo e le schivate piogge dei giorni precedenti hanno infatti reso il fondo asciutto quanto basta per far aggrappare i tasselli al terreno, cosa non scontata da queste parti dove una leggera pioggia può dar vita a distese di argilla che inghiottirebbero qualsiasi bisonte a due cilindri.
In un sali e scendi continuo surfiamo senza sosta tra i colli avvolti da tenute e vigneti a perdita d’occhio. In questo scorcio bucolico non ci rendiamo conto della lieve pioggia che inizia a cadere sui nostri caschi e benché duri una frazione di secondo è abbastanza da rendere il fondo viscido regalando a questa seconda “ripresa” un teatro di scivoloni per i pochi non muniti di tassellone sotto il sedere.
Ma la Dea Fortuna è dalla nostra e il sole sbrilluccicante dona tregua dall’infido terreno che metro dopo metro ci porta al ristoro dove all’ombra di un pioppo e con un panino in mano raddrizziamo le leve storte, valutiamo i danni di chi si è reso partecipe dei capitomboli e ripartiamo per la seconda parte della traccia.
Mancano circa 50 chilometri, ma dei colli del Basso Monferrato non si vorrebbe più fare a meno. Guidando alzando una nube di polvere che riempirebbe d’orgoglio ogni cuore endurista, incrociamo intere famiglie assorte a cogliere nelle vigne uva destinata a trasformarsi nel nettare degli Dei e davanti a tale scenario ameno decidiamo di fermarci ai piedi di una delle tante Big Bench installate nel Monferrato per ammirare questo dolce fervore di persone.
Così quella che doveva esser una giornata di solo enduro, si è trasformata anche in un itinerario alla scoperta di una delle zone più suggestive del nord Italia. L’unico desiderio è infatti non fermarsi mai, ma l’arrivo della tappa ci ricorda che l’indomani le bellezze da attraversare saranno altrettante.
Scena III
Domenica bramiamo talmente tanto lo sterrato da salire in sella con la brioches ancora in bocca alla volta di Altavilla Monferrato, dove la distilleria Mazzetti ci accoglierà per i saluti finali.
Nonostante ci dividano pochi chilometri dal comune d’arrivo, l’organizzazione è stata capace di studiare un percorso di 70 chilometri tra i colli del Basso Monferrato per soddisfare l’ultima briciola di voglia di guidare in questo luogo prima di salutarci definitivamente.
Senza colpo ferire e come se avessimo attraversato un portale spazio-temporale, ci troviamo davanti agli occhi la distilleria che ci avverte definitivamente della fine della traccia. Poco male in considerazione di ciò che ci aspetterà. Per l’occasione infatti saremo accolti con una degustazione di grappa e piatti tipici locali da assaporare all’interno del suggestivo giardino per poi concludere con una piccola visita guidata nella barricaia secolare.
Una giornata finale degna del miglior film all’insegna del vero adventuoring in cui le parole chiave sono moto e sapori.
Epilogo
Termina in questo modo un cortometraggio destinato a diventare cult nei prossimi anni. Una pellicola per cui esser felici di aver preso parte e che promette ciò che si cerca per trascorrere un weekend in piena armonia con la propria moto, i paesaggi e i compagni di avventura. Il Mosterrato è alla sua prima apparizione, una premiere che non ha deluso le aspettative e che si cimenta dunque nell’impresa non impossibile di diventare un appuntamento fisso da non mancare.
“Buona la prima!”
L’associazione
Arrivati a questo punto è doverosa una precisazione su cosa sia Mosterrato Enduro.
Questa associazione sportiva nata dalla mente di Paolo Zeggio è l’unica ad oggi a promuovere la disciplina dell’enduro nel Monferrato attraverso un calendario che nel 2021 offre un panorama di eventi a tuttotondo oltre che a corsi di guida offroad. Dai tour dedicati ai monocilindrici fino alle vere e proprie cavalcate per i bicilindrici come il Mosterrato Adventouring e Marathon; dai viaggi organizzati come la Transpirenaica e la Costa Brava fino ai più vicini tour della Val di Susa e Assietta. E se volessi organizzare un’uscita con gli amici? Nulla di più semplice. Bastano pochi click sul sito www.mosterrato.com ed è possibile personalizzare il proprio giro con guide al seguito e noleggio moto. Inoltre è stato dato ancora più spazio alle donne con corsi di guida e un evento Mosterrato completamente dedicato al genere femminile.
Se questo è il preludio, c’è da rimanere incollati alle poltrone (o meglio alle selle) per non perdere il sequel!