Tag Archivio per: MICHELUZ

FOCUS | TESTE SCOMPONIBILI TECNALLMEC

Testo: Maurizio Micheluz
Foto: Rodolfo Maraldi

Ad un corso di enduro organizzato da Endurista Magazine la scorsa estate dove io vestivo le vesti di istruttore, conobbi Cristian Cucchi, pilota riminese e titolare della TecnAllmec, azienda di Coriano specializzata nella lavorazione meccanica ad alta precisione con macchine utensili a controllo numerico.

Qualche mese fa mi scrisse per farmi i complimenti sui miei ultimi risultati sportivi sottolineando il fatto che grazie a lui, la mia moto sarebbe potuta andare ancora meglio.“E perché?” gli chiesi incuriosito. Al mondiale a Bergamo Cristian mi fece recapitare un pacco contenente una testa scomponibile di sua produzione con cupole intercambiabili in tre diverse configurazioni per la mia Husqvarna TE250i.

“Prova e mi dirai”, c’era scritto nel biglietto riposto dentro il pacco. Ed eccomi finalmente a casa dopo intensi mesi di gare, pronto a fare da tester a questo interessante prodotto.

Innanzitutto, premetto che non sono un genio della meccanica. Mi diletto nella manutenzione periodica della mia moto, ma non vado oltre alla sostituzione di un pistone sui motori 2T, per altro con qualche ansia. Ok, mio papà Edino ha un’officina meccanica per moto ma mi rivolgo a lui solo in casi di estrema emergenza. Mi piace arrangiarmi, ed avere un certo rapporto con la mia moto, nulla di feticcio sia chiaro!

Per questo test ho usato una moto completamente standard, una Husqvarna TE250i del 2019 con sulle spalle circa 25 ore di lavoro, lo stesso identico modello che uso in gara. TecnAllmec propone tre differenti configurazioni di cupole… leggi tutto l’articolo si Endurista Magazine 63, o acquistalo online e ricevilo comodamente a casa CLICCANDO QUI! 

ENDURO RACE | Enduropale du Touquet Pas-de-Calais

Testo: Maurizio Micheluz
Foto: Press Touquet

L’Enduropale du Touquet è una gara mitica: giunta alla sua 45a edizione sembra diventare ogni anno sempre più famosa. Basti pensare che in un week-end, sulle spiagge della Normandia che ospitano la gara, competono 2500 piloti di cui ben 1255 quelli al via nella categoria moto.

Un pubblico stimato di circa 300.000 persone presenti e dirette TV sul canale nazionale France 3, canale Red Bull TV e altre numerose piattaforme web che la seguono in streaming. Impossibile non rimanere affascinati dall’atmosfera che si respira ad un evento del genere, definita la gara su sabbia più dura del mondo. Tre ore interminabili di gara, cercando di sopravvivere tra solchi e buche che arrivano a contenere decine di moto, su di un percorso che muta continuamente ad ogni passaggio. Un inferno di sabbia!

L’Enduropale du Touquet è una gara unica nel suo genere e che infonde una sorta di sentimento contrapposto tra amore e odio.

Amore perché è una gara epica, quasi mistica, ideata infatti da quel genio di Thierry Sabine, lo stesso inventore della Parigi-Dakar. 1250 moto che partono allineate a fuoco sul bagnasciuga.

Tre ore di gara in una sabbia che sembra risucchiarti con buche che da metà gara in poi diventano vere e proprie voragini.
Per non parlare poi del contesto in cui si corre, un pubblico così numeroso che in una gara di offroad raramente si vede, elicotteri della TV e un’organizzazione collaudata che gestisce il tutto in modo composto e ordinato.

Questo era amore, ora vi dico odio invece per- ché per chi come me non è un pilota ufficiale, ma che comunque ci tiene a ben figurare, i sacrfici sono notevoli… leggi tutto l’articolo su Endurista Magazine nr 63, o acquistalo online CLICCANDO QUI!

ISDE 2018 – Il racconto di Maurizio Micheluz

Articolo a cura di: Maurizio Micheluz
Foto: Press ISDE

Quando lo scorso anno in Francia è stata presentata l’ISDE 2018 in Cile mi è tornata in mente l’edizione 2007, quando insieme ai miei compagni di squadra Belometti, Dini, Salvini, Belotti e Botturi, alzammo il “coppone” in quella che fu l’ultima vittoria per l’Italia nel World Trophy.

Immediatamente dopo la presentazione venni contattato dal Presidente della Federazione cilena, per aiutare i locali ad allestire le Prove Speciali e dato che il responsabile dei percorsi per la FIM sono sempre io, accettai subito.

Sono sbarcato a Santiago tre settimane prima dell’inizio della gara ma già qualche settimana prima della mia partenza ero stato avvertito di qualche problematica relativa al percorso con la cancellazione delle tre Prove Speciali che dovevano essere tracciate sulle enormi dune di sabbia in riva all’Oceano a causa di problematiche ambientali.

Temevo che al mio arrivo nulla fosse stato ancora fatto e invece, con piacevole sorpresa, i lavori erano già a buon punto e una squadra di dieci persone era già a mia disposizione, capitanata dal “Tomate” e il “Pato”, due fratelli cresciuti nel ranch di De Gavardo, il famoso pioniere dell’enduro Cileno. Avevo già lavorato con Pato e Tomate in occasione della tappa mondiale in Cile nel 2015, due instancabili disboscatori, in grado di pulire a colpi di machete un’intera montagna… leggi tutto l’articolo su Endurista 56 in edicola!