FOCUS | La pulizia del casco FOX V3 RS Wired
Una volta tornati a casa, solitamente l’abbigliamento tecnico finisce diritto nel cestone della biancheria da lavare o, se ricoperto di fango, a mollo in una bacinella di acqua. Gli stivali invece affrontano un iter differente, vengono puliti con un getto d’acqua, spesso durante il lavaggio della moto stessa grazie all’idropulitrice anche se questo non è il modo corretto.
Della cura e manutenzione delle nostre maschere e lenti annesse, ve ne abbiamo già parlato nello scorso numero 68 di Endurista.
Un altro importante aspetto da approfondire è la cura e manutenzione del nostro casco, elemento protettivo di primaria importanza per chi fa il nostro sport.
Evitiamo di inserire il casco ancora sudato all’interno della sua sacca.
Qui le cose devono essere fatte con un po’ più di calma rispetto al resto dell’abbigliamento tecnico.
Il nostro casco è l’elemento protettivo più importante di tutto il nostro equipaggiamento, è il vero custode della nostra testa, deve preservare e proteggere il funzionamento del nostro computer di bordo del quale non possiamo proprio fare a meno.
È essenziale quindi operare nel modo corretto durante la sua pulizia e manutenzione per far sì che i materiali utilizzati e le tecniche costruttive applicate, mantengano inalterate le loro proprietà. Risulta fondamentale quindi, evitare di danneggiare il nostro casco al fine di preservare le caratteristiche a cui è destinato: la massima protezione in caso di caduta o di urti accidentali con rami o altri ostacoli lungo il percorso.
Sul mercato sono presenti numerosissime tipologie di caschi, ormai se ne vedono di ogni forma, colore, materiali e prezzi.
Non vogliamo scendere troppo nei dettagli tecnici e costruttivi, ci sono diverse linee di pensiero ed ogni brand vanta brevetti o soluzioni tecnologiche che spaziano dalla protezione, all’assorbimento dell’impatto e dall’areazione alla traspirabilità.
Il casco è composto da diversi elementi costruttivi quali la calotta esterna, quella interna, la fodera, i guanciali, la visiera o il frontalino ed il cinturino con la chiusura. La calotta esterna può essere costruita in materiali differenti… leggi tutto l’articolo su Endurista Magazine 70 in edicola, oppure acquistalo sul nostro sito CLICCANDO QUI!