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INTERVIEW | Alfredo Altavilla top manager su due ruote

A cura di Claudio Chiumello

Questa volta l’intervista di Endurista Magazine non è riservata ad un pilo- ta e neppure ad un personaggio del settore ma ad Alfredo Altavilla, Top Manager di fama internazionale, esperto nel mondo dei motori e braccio destro negli anni passati di Sergio Marchionne, autori del successo dell’accordo Fiat-Chrysler del 2009 e del lancio del modello Fiat 500.

Alfredo Altavilla oggi ha 57 anni e ricopre il ruolo di Presidente Esecutivo di ITA – Italia Trasporto Aereo – la nuova compagnia aerea di bandiera italiana. Condividiamo con Lui una chiacchierata informale svolta nei giorni “caldi”, non solo per il clima metereologico ma per tutti gli aspetti burocratici, logistici ed operativi, legati al “decollo” della nuova linea aerea. Alfredo ha saputo da subito metterci a nostro agio con una premessa: “fa bene allo spirito poter parlare di motociclette in questo momento e poter staccare anche per poco la spina!”

Il piacere di guidare la moto è quello di assaporare completamente il viaggio: “it’s the journey not the destination”.

 Ciao Alfredo, partiamo con una domanda assai scontata: quando e come è nata la tua passione per le moto?

La passione per le moto è nata da bambino, ho un ricordo molto nitido. A cinquanta metri di distanza dalla mia scuola elementare c’era un concessionario di moto e quando prende- vo dei buoni voti chiedevo a mia madre di portarmici. Il premio consisteva nel poter sedermi su una delle moto che vedevo in vetrina per il puro gusto di starci sopra e senza nemmeno toccare terra con i piedi. Fu lì che si è poi sviluppato un amore incondizionato per il Corsarino ZZ della Moto Morini e per il Fantic Caballero che poi guidai in abbondanza negli anni a venire. Lo stesso modello di Fantic Caballero che ho voluto ricompare qualche anno fa per aggiungerlo alla mia collezione di motociclette. Adoro possedere qualche modello del passato che sap- pia trasmettermi ancora emozioni a guidarlo ma anche solo a guardarlo.

Parliamo quindi subito del tuo box.
Il mio garage è diviso in due parti: quella contemporanea e quella dei sogni da bambino. Al momento sono ventitré le moto della mia collezione e poter dire quale è la mia preferita è molto difficile; un po’ come chiedere ad un padre qual è il figlio preferito.
Comunque sia, la prima Harley Davidson che comprai nel ’96, la Heritage Softail Special insieme alla Ancillotti 250 da motocross del 1977 sono quelle a cui sono più affezionato. Ultimamente mi sono anche fatto costruire una scrambler su misura, usando come base di partenza una Triumph Bonneville di cui ho mantenuto solo il telaio e ridisegnando e modificando praticamente tutto dalle sospensioni alla marmitta. Le ho dato pure un nome, si chiama Bennie che ricorda quello della mia nipotina.

Hai praticato il fuoristrada e dove in particolare?
Sicuramente, sempre però a livello amatoriale con il gruppo di amici del ne settimana soprattutto nelle zone del Piemonte, evi- tando accuratamente le competizioni agonistiche. Mi piacerebbe comunque poter provare anche qualche nuovo modello enduro attuale a due tempi, per sentire la differenza di potenza e di accelerazione. Insomma, mi propongo per poter svolgere anch’io con voi, qualche test-ride e potervi dare le mie impressioni a caldo!
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