RALLY RAID | Honda CRF 450 Rally RS
Un coraggioso progetto “made in Italy” nato dopo un attento sviluppo e severi test svolti direttamente durante le competizioni dei rally più famosi al mondo. Non parliamo della Honda Ufficiale, ma di Simone Agazzi, appassionato e titolare della concessionaria Honda RS Moto di Bergamo che qualche hanno fa, dopo l’esperienza come pilota alla Dakar prima
e all’Africa Eco Race dopo, ha deciso di investire una somma sostanziosa e tanto tempo nella realizzazione di questo prototipo.
Le idee buone possono averle in molti, quello che però è difficile e quindi efficace, è capire quando è il momento giusto per uscire allo scoperto e su questo Simone ha fatto centro. La CRF 450 Rally RS è pronta per essere venduta al pubblico proprio nell’anno in cui Honda ha conquistato il gradino più alto del podio alla Dakar 2020 con il pilota americano Ricky Brabec. Un momento storico per il mondo dei rally, dopo ben 18 anni consecutivi di dominio assoluto KTM.
Ma andiamo a vedere questo rally più da vicino perché è davvero curato nei minimi dettagli e ogni scelta e modi ca apportata ha un significato concreto e un’esigenza a cui rispondere. Nulla è lasciato al caso quando l’esperienza e la passione sono i veri motori che animano un progetto come questo. L’obiettivo è quello che si pongono tutti i costruttori di moto da rally, creare un prodotto resistente ed efficace che possa portare il pilota alla ne della maratona africana.
Delle quattro CRF 450 RS schierate al via dell’Africa Eco Race 2020, tutte hanno centrato l’obiettivo di portare il culo dei piloti che le hanno guidate sulle sponde del Lago Rosa per cui, come diceva il vecchio Hannibal Smith della A-Team: “adoro i piani ben riusciti”. La base di partenza è la Honda CRF 450 RX, il modello enduro commercializzato da RedMoto per capirci meglio, spolpato ed alleggerito da tutte le cose superflue. Rimangono inalterati solo il telaio a doppio trave in alluminio di settima generazione, il forcellone che viene solo parzialmente rinforzato, il propulsore e le sospensioni Showa, riviste però nell’assetto con una taratura idraulica dedicata e la sostituzione delle molle con quelle adeguate al peso della Rally RS.
Partiamo subito dai serbatoi, disegnati dai tecnici RS moto e prodotti in materiale plastico. Nylon reticolato in verità con un investimento iniziale di 80.000 euro solo per quello che concerne gli stampi per la loro realizzazione. Una cifra importante che non ha scoraggiato la RS di Bergamo. Il nylon reticolato infatti è un materiale molto più resistente rispetto a quello utilizzato per i serbatoi tradizionali in policarbonato, utile per abbassare i rischi di rottura in seguito ad una caduta… leggi tutto l’articolo su Endurista Magazine 66 in edicola oppure compralo ONLINE CLICCANDO QUI!