EVENTI | Rally del Montefeltro Duemila21
Un evento sviluppato su due giorni di off-road tutto da navigare con traccia GPS o Roadbook. Il percorso era a sua volta suddiviso in due tipologie distinte, uno dedicato alle specialistiche da enduro e l’altro alle più imponenti motociclette Dual.
Il rally del Montefeltro è arrivato alla sesta edizione dopo una pausa di due anni imposta dalla pandemia Covid-19.
Tutto lo staff di Endurista era presente e la capacità organizzativa
del Motoclub Montefeltro ha confermato il successo già preannunciato di questo evento.
Saranno Giovanni Sala (Enduro), Riccardo Ciani (Dual) e Jennifer Santoro alla sua prima esperienza di navigazione con Roadbook a raccontarci questo appuntamento annuale.
by Gio Sala
Lo scorso luglio ho partecipato come ospite al Rally Raid del Montefeltro, organizzato dall’omonimo moto club nella zona del Lago di Mercatale.
Nella bellissima cornice delle colline marchigiane, ho trascorso due giorni di fuoristrada percorrendo 250 Km dedicati alla navigazione.
Doverosa la nota di plauso agli organizzatori che tra l’altro già conoscevo e con cui condivido spesso bellissimi giri negli Appennini. È proprio in queste occasioni che il moto club Montefeltro dimostra la grande passione per il nostro sport;.
by Ricky Ciani
Alla sesta edizione del Rally Raid del Montefeltro non potevo certo mancare. Il rally parte da una location davvero suggestiva sulle rive del lago di Mercatale dove si può anche campeggiare ed i percorsi si ramificano tra i confini della Romagna, Toscana ed Umbria.
Decido di iscrivermi al percorso bicilindrici in quanto nel 2018 trovai il percorso stupendo e molto avventuroso e un’occasione per rivedere vecchi amici e conoscerne dei nuovi.
Nonostante l’evento non sia competitivo, la mattina presto del sabato, nel paddock si respira già un’aria “Dakariana” in quanto molti piloti sono già schierati e pronti a partire.
Ad affiancarmi in questi primi 170 km di percorso, incontro Salvatore Simone detto Ture, un avventuriero con la calma ed il karma tipico di ogni grande viaggiatore. La sua esperienza di giramondo in sella alla moto è notevole e c’è subito sintonia, soprattutto per quello che riguarda gli accorgimenti e le regole da applicare durante i viaggi fuori dal nostro paese.
by Jennifer Santoro
Il bello del roadbook, intendo proprio il rotolo di carta che si svolge e si avvolge, rappresenta una narrazione.
Il tracciatore ha fatto quella esplorazione prima di te e te la offre. Tu puoi decidere di viverla a modo tuo, come un libro di avventura. Simone nel mio gruppo, prima di partire ha saggiamente osservato che il pilota di motorally non si perde ma per definizione, egli “pascola”.
Ho deciso di abbracciare questa filosofia e sono partita pensando che in realtà quello che per indole dovrei fare è proprio il tracciatore, l’unico motociclista autorizzato a fermarsi ad un incrocio, ragionare e poi scegliere il percorso per sé e per gli altri.
Io però non sono un tracciatore, o meglio una tracciatrice, ma una “fermona” alla prima esperienza navigata a bordo di una strepitosa Freeride 250 2 tempi del 2016. La mia KTM è perfetta per me, piccola, leggera e ignorante (che in bolognese significa aggressiva) al punto giusto in salita ed estremamente maneggevole.
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