INTERVIEW | Francesca Nocera, vado al massimo…
:: Ciao Francesca, raccontaci un po’ di te.
Ciao a tutti i lettori di Endurista Magazine, sono Francesca Nocera ho 28 anni e abito a Fara Olivana con Sola, un piccolo paesino in provincia di Bergamo. Mi ritengo una ragazza estremamente solare, sensibile, testarda, resiliente e soprattutto umile. È grazie a queste mie caratteristiche e all’aiuto essenziale della mia famiglia se vivo oggi una vita meravigliosa. Sono grata a me stessa per i sacri ci fatti con tanto amore, dedizione e costanza.
Nulla mi è stato regalato e tutto quello che ho, l’ho conquistato grazie all’impegno e alle poche persone e aziende che nonostante le difficoltà mi hanno sempre supportata. Tanti, troppi i momenti che hanno reso la mia carriera da pilota altalenante, spesso sul punto di dover mollare. Nonostante questo ho sempre cercato di trarre il meglio da ogni situazione, costruendomi pian piano la vita che immaginavo di vivere sin da quando ero bambina.
Una vita che vale la pena di essere vissuta.
:: Da dove arriva la passione per la moto?
La passione mi è stata trasmessa da mio papà, un vero e proprio appassionato! Siamo una famiglia unita e a mio papà, mia madre e mia sorella devo molto, in quanto hanno dedicato parte della loro esistenza ad aiutarmi ad inseguire il mio sogno.
“Io ragazzina timida, quando indossavo il casco mi trasformavo sentendomi libera di essere me stessa”
Mi supportano tutt’ora, orgogliosi di me. Tutto è iniziato per gioco, ho iniziato a guidare la moto all’età di nove anni circa imitando mia sorella maggiore. All’inizio avevo una paura tremenda e proprio non ne volevo sapere, poi iniziai ad andare con i miei genitori a vedere le gare più spesso e poco a poco mi sono appassionata. Al compimento del mio nono anno di età è arrivata la prima moto. Giorno dopo giorno ho capito che quella poteva essere una passione per la vita. Io ragazzina timida e sensibile, quando indossavo il casco mi trasformavo sentendomi libera di essere me stessa.
:: Quante e come sono le ragazze che si approcciano oggi al mondo del fuoristrada?
Nell’Enduro le ragazze che partecipano agli Assoluti d’Italia sono ancora poche, sarebbe bello far qualcosa per incentivare e portare a gareggiare un numero più alto di ragazze e di conseguenza alzare il livello. Per quanto riguarda il mondiale, alla prima gara le don- ne erano una quindicina e le prime con un buon passo ma soprattutto una buona tecnica nel difficile.
In generale mi sembra di capire che il gentil sesso che si approccia al fuoristrada sia sempre più numeroso, credo però più al motocross che all’Enduro. Sono entrambe discipline molto attraenti ma per un’endurista sta diventando sempre più difficile trovare posti in cui allenarsi, in Italia servirebbero più impianti adibiti all’Enduro… leggi tutto l’articolo su Endurista Magazine 78 in edicola oppure ordina la tua copia sul nostro sito CLICCANDO QUI!
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