HAR ENDURO | Un privato al Romaniacs
Testo: Gabriele Del Pino
La formula di queste competizioni “rally” tipo Dakar, consiste in percorsi tracciati su GPS dove la navigazione è una delle componenti della gara. Il percorso parte dal punto A e arriva al punto B senza mai passare sullo stesso percorso e suddiviso in più giornate di gara. i tempi di ogni giornata vengono sommati tra loro per decretare la classifica finale. Lungo il percorso si trovano delle fettucce appese agli alberi solitamente di colore blu o gialle che indicano la direzione corretta (blu ok – giallo strada sbagliata).
A questo si aggiungono le sezioni tecniche, diverse per difficoltà in base alla categoria scelta. Le tre categorie principali sono suddivise in: Gold (professionisti), Silver (semi-professionisti) e Bronze (amatori di ottimo livello). Infine vi sono anche le classi per l’edurista “della domenica”, cioè per chi si vuole divertire a fare la gara senza troppi sforzi fisici e mentali o solamente per turismo accompagnato anche da guide.
Il primo giorno solitamente c’è il prologo, ovvero un percorso ad ostacoli artificiali a tempo, (tronchi, gomme, sassi, pedane in legno) che determina la lista di partenza della prima giornata di gara. All’evento a cui partecipai in Serbia la gara era suddivisa in quattro giornate e, visto il buon risultato ottenuto (ovvero finire la gara senza intoppi e addriritura con un inaspettato 28esimo posto nella categoria Silver), decisi che il 2023 poteva essere l’anno buono per la mia prima esperienza al Romaniacs. Allora non avevo ancora idea di quello che stavo per fare e di quello che potesse accadermi.
Sulla base dell’esperienza fatta alla competizione in Serbia, sono partito per la Romania con l’idea di affrontare circa 90 km al giorno stando in sella circa 5 o 6 ore.
Ma il Romaniacs è un’altra cosa…su Endurista Magazine 84 in edicola tutto l’articolo, oppure acquistalo su nostro sito CLICCANDO QUI!
FACEBOOK COMMENTS