FOCUS | Tutto sulla trasmissione catena/corona/pignone
Testo e foto: Rodolfo Maraldi
Su questo numero affrontiamo un tema basilare riguardante le nostre moto, ossia la trasmissione secondaria. Quando si parla di trasmissione secondaria e degli elementi che la compongono (nel nostro caso catena, corona e pignone) è facile intuire che esista anche la trasmissione primaria. Prima di iniziare quindi è doveroso fare un po’ di chiarezza. Nelle nostre moto si possono distinguere due tipi di trasmissione, quella diretta o primaria (albero motore > cambio) e quella indiretta o secondaria (cambio > ruota motrice).
La trasmissione secondaria si può suddividere a sua volta in tre tipologie, ossia quella a catena, quella a cardano o quella a cinghia dentata.
Sulle nostre moto da enduro utilizziamo la trasmissione con catena e solo in alcuni casi quella cardanica (vedi BMW R 1250 GS Adventure o il test sul numero 78 di Endurista della Tiger Triumph 1200 Rally Pro). La trasmissione finale a cardano chiamata anche ad albero, è meccanicamente la più raffinata. Gli elementi sono “inscatolati”, sigillati come all’interno di un contenitore e non essendo esposti alle intemperie sono quasi del tutto privi di manutenzione.
Per il maggior peso ed assorbimento della potenza del motore, questo tipo di trasmissione è più indicata sulle motociclette di grossa cilindrata più idonee ai viaggi e alle lunghe percorrenze dove la leggerezza e la potenza non sono i requisiti primari. La trasmissione finale a cinghia dentata invece, abbina la semplicità della trasmissione con catena alla limitata manutenzione del sistema con cardano. Peccato che quest’ultima soluzione non sia in grado di trasmettere una potenza elevata alla ruota.
Tutti e tre i sistemi elencati, vantano pregi e difetti ma noi ci focalizzeremo in questo articolo sulla trasmissione secondaria a catena, quella cioè applicata alle nostre moto da enduro. Non tutti sanno che tra i pregi della trasmissione con catena, troviamo in primis il costo contenuto sia nella costruzione che nella sostituzione degli elementi usurati. La trasmissione a catena inoltre vanta un peso contenuto, un minor assorbimento della potenza del motore e la possibilità di modificare a nostro piacimento i rapporti della motocicletta semplicemente variando il numero dei denti degli elementi pignone e corona.
Uno svantaggio di questo tipo di trasmissione invece è la manutenzione assidua da svolgere se vogliamo ottenere un corretto funzionamento e una longevità soddisfacente degli elementi che la compongono… leggi tutto l’articolo su Endurista Magazine 79 in edicola oppure se non lo trovi acquista la tua copia sul nostro sito CLICCANDO QUI!
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