FOCUS | Oli, additivi e lubrificanti come scegliere?
Testo: Rodolfo Maraldi – Angelo Gambino | Foto: Press Liqui Moly
In collaborazione con l’azienda tedesca Liqui Moly iniziamo il nostro cammino all’interno del complesso mondo degli oli lubrificanti e dei suoi codici. L’azienda Liqui Moly nasce circa cinquant’anni fa in Germania nel mondo degli additivi grazie all’intuizione di utilizzare uno speciale spray sino ad allora impiegato nel settore delle armi per la lubrificazione dei motori quattro tempi.
L’olio motore ha due funzioni principali: LUBRIFICAZIONE e RAFFREDDAMENTO delle parti meccaniche non direttamente a contatto con il circuito di raffreddamento.
Fu in quel momento che si comprese infatti che quello spray abbinato al bisolfuro di molibdeno, un minerale che micronizzato era in grado di creare una speciale patina anti attrito tra le parti metalliche, poteva migliorare la lubrificazione e le prestazioni del motore a scoppio. Da li in avanti l’azienda si sviluppò velocemente ampliando la produzione di additivi per oli con l’introduzione sul mercato di additivi per il mondo dei carburanti come il gasolio e la benzina con l’obiettivo di migliorare le prestazioni dei propulsori e la prevenzione dei guasti.
Da cinquant’anni a questa parte l’azienda tedesca ha continuato ad espandersi ed oggi offre una vasta gamma di prodotti che va dagli additivi alla lubrificazione stessa sino a tutta una serie di prodotti complementari di servizio. Oggi Liqui Moly è presente in oltre 120 paesi e fornisce a 360° tutto il settore dei prodotti “chimici” legati al mondo dei motori endotermici. Dalle auto alle moto, dalla nautica al giardinaggio, insomma dove esiste l’impiego di un propulsore a scoppio, Liqui Moly c’è! Su questo numero, grazie al supporto di Michele Barbirati, CEO di Liqui Moly Italia S.r.l., iniziamo una prima analisi legata al mondo dei lubrificanti con l’intento di fare un po’ di chiarezza sul complicato e complesso labirinto degli oli e delle sigle.
Spesso chi acquista un olio per la propria moto si affida al consiglio di amici o del venditore di fiducia ignorando il vero significato delle sigle riportate sulle confezioni.
Michele, ci puoi aiutare a decifrarle?
Innanzi tutto un saluto a tutti i lettori di Endurista Magazine. L’argomento lubrificanti è davvero molto tecnico per cui lo tratteremo in maniera generale per renderlo il più possibile semplice e comprensibile. Per quello che riguarda il mondo della motocicletta, che è quello che ci interessa su queste pagine, la valutazione dell’utente è incentrata quasi esclusivamente sulla viscosità. La viscosità è sicuramente importante ma nel nostro caso è solo uno dei parametri di valutazione per la scelta dell’olio motore da utilizzare. La viscosità serve per definire la tipologia di olio da acquistare per la nostra motocicletta ma è una caratteristica insufficiente per soddisfare l’impiego che ne andremo a fare. Riporto un esempio pratico: abbiamo diverse tipologie di olio marchiato con la sigla 10W-40 ma non è detto che siano tutte adatte per la nostra motocicletta. È infatti siglato 10W-40 l’olio che mettiamo nello scooter 4T, ma allo stesso tempo è siglato 10W-40 anche quello speci co per le competizioni off-road. Nonostante siano prodotti con la medesima sigla, questi oli sono diametralmente diversi per caratteristiche, pressioni di esercizio o resistenza al calore per citare solo alcune tra le caratteristiche più importanti.
Quello che differenzia un olio dall’altro nel mondo delle motociclette, sono le specifiche tecniche richieste dal costruttore e quelle definite dalle certificazioni emesse dagli enti preposti. Per il settore motociclette il riferimento più importante è quello dato dall’ente giapponese JASO.
La prima macro classificazione fatta si divide in JASO MA ovvero quei lubrificanti che consentono un alto attrito (adatti alle frizioni in bagno d’olio) e quelli JASO MB che consentono un attrito minore.
Dalla prima emissione delle specifiche JASO, la classe MA è stata ulteriormente divisa in due classi, e permetterà ai costruttori di moto di richiedere sui propri motori, lubrificanti di classe MA1 o MA2 a seconda della maggiore o minore capacità della frizione di controllare lo slittamento. I lubrificanti passando dalle tre categorie MB, MA1, MA2, offrono progressivamente prestazioni anti-slittamento sempre migliori. Il consiglio che posso dare da endurista praticante è di scegliere un olio marchiato JASO MA2 dopodiché, a parità di specifica, possiamo scegliere il grado di viscosità.
Quanto abbiamo appena detto riguarda l’olio motore per quattro tempi. Per l’olio della frizione come dobbiamo comportarci?
Anche qui abbiamo delle omologazioni e delle specifi che definite ma in questo caso, la viscosità diventa una caratteristica predominante.
Se la casa costruttrice della nostra motocicletta indica di utilizzare un olio 75W-140, è sconsigliato utilizzare un altro tipo di viscosità. Chi ha prodotto il motore infatti, attraverso severi test motoristici e di laboratorio ha definito il tipo di lubrificante da utilizzare e difficilmente sbaglierà. Il mondo delle moto è ricco di appassionati e quando subentra la passione, ogni motociclista tende a mettere un po’ “del suo” in quello che fa cadendo talvolta in errore. Nell’acquisto di un olio dobbiamo conoscere il punto di partenza legato alla viscosità e alla specifica, fattori indipendenti dalla marca del produttore di oli lubrificanti.
Per farvi un altro esempio pratico, se all’interno di una motocicletta d’epoca, mettiamo un olio di ultima generazione totalmente sintetico, rischiamo di danneggiarla. Quando venne prodotta infatti, i materiali erano differenti, così come le tolleranze e tanti altri aspetti. Un olio al 100% sintetico ancora non esisteva e quel propulsore non fu progettato per funzionare con un tipo di olio così moderno. Proprio per questo motivo noi di Liqui Moly abbiamo a catalogo persino oli specifici per i propulsori “vintage”.
Come si legge la viscosità di un olio?
Quando sulla confezione di un olio troviamo la dicitura per esempio 10W-40, questa si riferisce all’indice di viscosità dell’olio dove la lettera “W” indica Winter, inverno e divide due cifre numeriche importanti. La cifra a destra (40) indica le caratteristiche di esercizio alle alte temperature mentre il numero a sinistra della “W” (nel nostro caso il numero10) indica la temperatura di esercizio a freddo. Questo significa che possiamo tranquillamente cambiare tipologia di lubrificante a seconda della stagione o del paese in cui utilizziamo la nostra moto.
Per fare un esempio concreto, se andassimo a fare una gara in moto in un paese caldo nel periodo estivo, sicuramente un lubrificante 10W-60 avrà una capacità maggiore di reggere le temperature a caldo rispetto ad un 10W-40 o un 10W-50. Parliamo dell’olio per la miscela del carburante nei motori a due tempi.
La scelta dell’olio per la miscela è molto importante e anche in questo caso sulla base dell’utilizzo che faremo della moto. La lubrificazione di un motore a due tempi è dettata dall’olio che misceliamo nel carburante per cui è molto difficile poter generalizzare ed indicare un lubrificante migliore di un altro.
Possiamo scomporre l’olio per la miscela in tre componenti differenti: olio minerale base, olio derivato da tecnologia sintetica o semi-sintetica e l’olio sintetico.
• L’olio minerale base nasce dalla prima lavorazione del petrolio ed è quello che probabilmente fa più fumo nel bruciare e che lascia maggiori residui. Definiamolo il “peggiore” ma che in alcuni casi può risultare il più interessante perché lubri ca più di prodotti magari moderni concepiti per risolvere altre esigenze.
• La tecnologia sintetica o semi-sintetica invece, è un mix tra l’olio minerale e quello creato chimicamente in laboratorio. La tecnologia sintetica detta la qualità dell’olio mentre la parte minerale ha la capacità di mantenere un prezzo di vendita basso.
• L’olio completamente sintetico, cioè creato chimicamente in laboratorio, è in grado di essere “costruito ad hoc” per risolvere esigenze specifiche come la resistenza al calore o la funzionalità ad un elevato numero di giri del motore che nei propulsori due tempi può persino raggiungere i 12.000 giri.
Insomma, è difficile consigliare un olio rispetto ad un altro, dobbiamo tenere in considerazione l’uso che faremo della nostra motocicletta e soprattutto delle caratteristiche del propulsore dettate dalla casa costruttrice.
Pre-mix dell’olio nei due tempi, moto con miscelatore automatico e moto ad iniezione elettronica. Cambia qualcosa?
Con l’avvento degli ultimi propulsori ad iniezione elettronica nei due tempi e con l’utilizzo di miscelatore automatico e quindi dell’ausilio di pompe, sono sorti nuovi problemi di viscosità dell’olio. Per capirci, alcuni tipi di olio sono adatti e consigliati dalla casa madre per la perfetta funzionalità del propulsore, ma la stessa viscosità può dare problemi meccanici all’interno della pompa. Per concludere, acquistate un olio specifico per la vostra moto due tempi da enduro e che riporti sulla confezione sempre la sigla “JASO MA2”.
Sei anche tu endurista, secondo te qual è un argomento che gli appassionati di Enduro spesso ignorano?
Purtroppo, soprattutto nell’ultimo periodo, non c’è una valutazione oggettiva delle caratteristiche dell’olio da parte dei consumatori.
Il prezzo di vendita più basso incide molto sulla scelta del lubrificante. È fondamentale acquistare l’olio in base all’impiego che facciamo della nostra motocicletta, per questo noi di Liqui Moly abbiamo identificato e differenziato a catalogo persino una linea di lubrificanti definiti “street” ed una “off-road”. Consiglio vivamente di non valutare un olio in base al prezzo ma di veri care sempre che la specifica sia relativa ad un uso
per motocicletta e non auto. |
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