EVENTI | 43a Valli Bergamasche… UN AMATORE ALLO SBARAGLIO
Testo Andrea Fesani
Foto: Elisabetta Rossi
Chi ama l’Enduro, la Regolarità e il fuoristrada in generale, avrà sicuramente sentito almeno una volta parlare nella vita della “Valli” da chi ha partecipato in prima persona, o anche solo come spettatore. Io appartengo a quest’ultima schiera di appassionati, quelli che hanno udito le gesta eroiche dei piloti attraverso racconti epici che rimangono nella mente e nel cuore. Ma partiamo dal principio.
Nel 1919 nasce il Mc. Bergamo, seppur la sua registrazione ufficiale avvenga sessantuno anni fa. Erano i primi anni del dopoguerra del primo conflitto mondiale in cui la sperimentazione bellica del motociclismo si svolgeva su strade scavate, percorsi tormentati da profonde buche, polvere e sassi.
In principio non comprendo subito a cosa andrò incontro, ma nei giorni successivi all’iscrizione, inizio a capire che la questione per me non si metterà per niente bene.
Un gruppo di appassionati iniziò a muovere i primi passi nel fuoristrada attraverso gite turistiche e l’organizzazione di qualche gara (Bergamo-San Vigilio 1923-1930) delineando non solo una passione, ma un vero stile di vita che avrebbe in seguito distinto tutte le manifestazioni del sodalizio: “la tecnica senza prove esasperate non può progredire, più aspri sono gli ostacoli tanto più utili sono le corse”.
Dal 1930 al 1947, seppur intervallati dal conflitto mondiale, furono anni di intensa attività per il Mc Bergamo ove si annovera anche quale presidente della sezione Albino un certo Franco Acerbis. Il 1948 fu l’anno della prima Valli Bergamasche, nata inizialmente come formula a metà tra la gita e la gara ma già dagli anni seguenti, raggiunse un tale eco e fascino da superare per notorietà ogni altra competizione di fuoristrada…leggi tutto l’articolo su Endurista 60 in edicola, clicca QUI se vuoi ordinarlo online.
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