ENDURO DUAL | KRAKEN TREFFEN II EDIZIONE
Testo e foto: Rodolfo Maraldi
Lo scorso anno abbiamo sponsorizzato un evento che aveva tutte le carte in regola per rivelarsi un successo. Purtroppo però il meteo ci mise lo zampino ed il percorso dovette subire dei tagli per adeguarsi alle abbondanti piogge che avrebbero reso la parte offroad un vero inferno per le grosse bicilindriche presenti.
Molti degli iscritti preferirono rigirarsi nel letto, piuttosto che affrontare una giornata che non prometteva nulla di buono tanto il cielo era plumbeo. Noi c’eravamo chiaramente ed il percorso, nonostante riadattato fu davvero divertente così come la compagnia. Ai ristori poi, non facemmo altro che gustare prelibatezze locali. Furono solo venti i partecipanti, peccato perchè le locations meritavano davvero.
Dopo una prima edizione un po’ in sordina, a causa di un meteo poco favorevole, quest’anno il Kraken Treffen ha dimostrato di avere le potenzialità per diventare un grande evento.
I fratelli Ravazzini della NoCode non hanno desistito anzi, hanno calcato la mano. Noi ci abbiamo creduto e anche
Evento (fatta qualche piccola eccezione) riservato esclusivamente a moto over 160 kg, in vero stile adventouring. Emanuele e Roberto Ravazzini (già organizzatori dell’Arkadia Raid in Grecia, tour recensito sul numero scorso) hanno dimostrato di avere esperienza da vendere e grande capacità organizzativa.
I percorsi affrontati e l’ospitalità hanno davvero fatto divertire tutti i presenti.
Ma andiamo con ordine. I partecipanti sono arrivati alla spicciolata di sabato 12 ottobre in sella ad alcune vecchie signore che non vedevo riunite da tempo. Gilera 600, Cagiva 125, Honda XL, Kawasaki KLR, Yamaha Super Ténéré, Yamaha TT, Honda Dominator, Moto Morini, Africa Twin, solo per citarne alcune. Un tuffo negli anni ‘80.
Oltre a queste moto, che hanno fatto la storia del nostro sport, presenti anche le più moderne Africa Twin, KTM 690, KTM 990, 1290, BMW GS e molte altre.
L’aria che si respira è cordiale, non è un evento competitivo ma un vero e proprio motoraduno. Non importa con quale moto ti presenti, l’importante è la voglia di condividere due giorni in compagnia e scoprire posti incantevoli seguendo la traccia GPS fornita dall’organizzazione. Più di cinquanta gli iscritti, una conferma per chi ha partecipato lo scorso anno e ha pensato bene di tornare portando nuovi amici. E ci credo, al Kraken Treffen si mangia troppo bene!
Una foto di gruppo nella piazza e si da il via al briefing. Presenti l’Assessore allo sport del comune di Castellarano e il Presidente del Cross Valley, motoclub che gestisce il circuito di motocross (uno dei più belli d’Italia) che hanno appoggiato l’iniziativa. Non si è ancora partiti che già si pranza. Salumi di ogni tipo accompagnati dal tipico gnocco fritto. Un po’ di Parmigiano Reggiano, carburante per il corpo e per la mente e che in questa zona proprio non si può evitare di assaggiare.
Dolci, caffè e da veri sportivi si parte ruttando dentro il casco.
Ci si inerpica subito in un veloce sterrato e l’asfalto diventa subito solo un ricordo. Bellissimi i percorsi, quasi totalmente offroad resi perfetti dall’assenza di polvere grazie alle sporadiche precipitazioni dei giorni prima. Il passo lo fai tu! Ti accodi agli amici o vivi la tua personale avventura navigando in solitaria senza lo stress del cronometro o l’ansia da prestazione. Il gruppo parte scaglionato e via via che si macinano i chilometri si formano gruppetti affiatati.
Non importa con quale moto partecipi, che sia una fascinosa degli anni ‘80 pagata 500 euro o una modernissima Husqvarna 701. Il divertimento è assicurato e la giornata ottombrina è perfetta per la sua luce e i colori che accompagnano la comitiva. Il percorso è fuoristrada vero, niente di impegnativo ma scorre liscio attraversando verdi colline, strade bianche e tratti nel bosco. In alcuni punti c’è anche un po’ da fare, soprattutto per chi non è munito degli pneumatici adeguati.
Un po’ di “pepe”, in modo che la sera a tavola ci sia sempre qualche storia da raccontare.
La prima giornata termina presso il rifugio di Monte Orsaro a Febbio di Reggio Emilia dove la sera ci si riunisce per una cena e poi si dorme in camerate. Che baracca! La mattina si riparte per altri 160 km. Bellissimo il percorso, ancora meglio del giorno precedente che tra mulattiere e sterrati ci riporta a Castellarano. Questo è il vero adventouring, dove l’offroad la fa da padrone. Lasciate pure a casa i mocassini, ci si rivede il prossimo anno. ||
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