DIRTY PASSION | SWM TF1 250 Ufficiale
È mattina presto e sono in viaggio dalla Romagna con destinazione Brebbia, in provincia di Varese. Brebbia è un paese sulla sponda lombarda del lago Maggiore, la cosiddetta sponda “magra” perché quella piemontese, frequentata dal turismo d’alto bordo, è sempre stata considerata quella ricca. La zona è quella dove sono nato e cresciuto e mi fa piacere tornare ogni tanto sul lago che, in ogni stagione, mostra un paesaggio da cartolina grazie allo sfondo delle Alpi innevate per tutto l’anno.
È uno di quei giorni di luglio in cui il maledetto caldo rende irrequieti e mi preoccupa pensare all’umidità che troverò dove sto andando.
A Brebbia devo incontrare Frediano Colpo, “Fredy” per gli amici, un caro e vecchio compagno di tante smanettate e non solo, accumunati anche dal fatto di aver posseduto entrembi un K 175, celebre per i suoi 30 cavalli di cattiveria. Fredy, ex meccanico del reparto corse SWM (la Sironi Vergani Motors non quella attuale) è ancora oggi un grande appassionato. La Sironi Vergani Motors costruiva gioielli meccanici che vincevano in tutte le categorie ed in tutti i campionati, Sei Giorni compresa.
Lo scopo della mia visita è ridare voce e magari riuscire a fare anche un giro off-road, su una moto del 1979, la mitica SWM TF1 250 ufficiale.
Questo modello, di proprietà oggi di Frediano, fu una dei tre modelli preparati e affidati al campione delle Fiamme oro Franco Gualdi con cui partecipò al campionato italiano Regolarità Senior e all’Europeo. Gualdi in sella alla TF1 trionfò all’Europeo e alla Sei Giorni di Neuenkirchen in Germania, appunto nel 1979.
Nel 1982 Fredy a causa di problemi familiari, fu costretto a malincuore a lasciare la SWM proprio dopo le Sei Giorni francese di Brioude e quella dell’Isola d’Elba.
In quell’occasione chiese all’allora direttore sportivo Eugenio Saini e al direttore vendite Piacenti, di poter acquistare una delle tre 250 del 1979 che erano rimaste ferme presso il reparto corse. La cosa andò in porto e il mio amico riuscì a portarsi a casa un vero e proprio gioiello, che conserva gelosamente ancora oggi nella sua officina.
Proprio in quell’anno, ebbi la fortuna e l’onore di portarla in gara sotto il diluvio universale al Regionale Trofeo Testori e di salire anche sul podio. Una gara di quelle indimenticabili, che vide all’arrivo solo diciotto piloti su tutti quelli partiti che non ricordo più nemmeno quanti fossero.
A memoria di quel giorno mi è rimasta una medaglia a cui riservo un posto d’onore tra i miei ricordi. Potete capire quindi l’emozione che provo mentre sto guidando l’auto per tornare, forse, in sella alla TF1 250.
L’appuntamento è alle nove all’officina di Fredy ma, preso dalla smania arrivo addirittura in anticipo. Col mio caro vecchio amico ci abbracciamo e scambiamo due parole dirigendoci verso il suo garage. L’officina è così satura di reperti, attrezzature e ricambi che ci si muove a fatica. C’è di tutto lì dentro, compresi i ricordi di quando eravamo ragazzi… leggi tutto il test su Endurista Magazine 78 in edicola oppure acquistala sul nostro CLICCANDO QUI!
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