CLIMBER | La prima mousse a durezza variabile
Testo: Angelo Gambino
Foto: Mario Pierguidi
La novità si chiama CLIMBER, è una mousse anti foratura ed è ideata e costruita dalla Risemousse, azienda bresciana specializzata nella produzione di mousse per il settore off-road e che da anni fa della sperimentazione e dell’innovazione la propria filosofia aziendale.
Dopo la commercializzazione della mousse modello X-Edition, dedicata all’enduro estremo e nota per la sua inedita struttura a semi sfere integrate, ecco un ulteriore step evolutivo con l’introduzione a catalogo Risemousse del modello Climber, che stravolge gli attuali schemi di utilizzo nel settore delle mousse dedicate al fuoristrada.
Quando pratichiamo offroad la scelta dello pneumatico è di primaria importanza, dettata principalmente dal tipo di percorso che andremo ad affrontare. Numerose sono le caratteristiche che determinano il perfetto funzionamento dello pneumatico, in primis forma e altezza del tassello, ma in linea generale è la mescola il vero ago della bilancia.
Solitamente si predilige l’uso di uno pneumatico dalla mescola soft, in caso di terreni dal fondo viscido o con passaggi su fondi duri e particolarmente impervi dove è necessario il massimo della trazione.
Gli pneumatici dalla mescola dura sono più indicati invece per terreni dove si raggiungono alte velocità ed il fondo è duro, secco e compatto.
Ed infine gli pneumatici dalla mescola intermedia specifici per percorsi dal fondo misto. Come è facile immaginare, una volta scelto lo pneumatico più adatto alle nostre esigenze, dovremo utilizzare al suo interno un sistema che ne enfatizzi le caratteristiche e, se possibile, nella maggioranza dei casi integri un sistema antiforatura.
Oggi sul mercato ci sono molteplici prodotti ed abbiamo la possibilità di scegliere soluzioni differenti per caratteristiche tecniche e di utilizzo. Tra le più conosciute elenchiamo:
• Mousse anti foratura, ossia un anello “spugnoso” realizzato con mescole di gomma e/o poliuretano.
• Sistema Tubliss, un sistema pneumatico tubolare che blocca saldamente il copertone al cerchio della motocicletta rendendolo tubeless ed eliminando quindi l’uso della camera d’aria.
• Tyreballs, sfere d’aria regolabili singolarmente nella loro pressione grandi come palline da tennis. La pressione dello pneumatico viene regolata in base alla pressione con cui vengono gonfiate e alla quantità impiegate.
• Camera d’aria rinforzata. Un sistema classico che tutti conosciamo nella forma e nel funzionamento ma di spessore maggiorato che può andare dai 4 ai 7 millimetri.
Senza entrare nel dettaglio di ogni singolo sistema, possiamo affermare che ognuno di questi prodotti ha pregi e difetti ma soprattutto caratteristiche differenti dettate da peso, durata, prestazioni e costi.
Nel panorama dell’enduro il sistema anti foratura più usato è quello delle mousse, anche se è bene ricordare che l’utilizzo di questo prodotto non è consentito su strade aperte al traffico. Come per gli pneumatici, sono presenti sul mercato differenti tipologie di mousse, in base all’utilizzo che ne dovremo fare: supersoft, soft, medium e hard.
• Qual è il punto di forza della mousse?
Semplice, esclude al 100% il rischio di foratura. Lasciando da parte il capitolo legato al mondo delle competizioni e parlando di utilizzo amatoriale della mousse, l’esigenza più comune (vista la spesa non indifferente in quanto il costo medio di una coppia di mousse è di circa 150/200 €) è che si deteriori il più lentamente possibile.
In molti saprete che lo svantaggio della mousse è che da nuova risulta essere molto dura, quindi ideale per situazioni di sterrati veloci dal fondo duro ma quasi inutilizzabile in situazioni in cui c’è bisogno di tanto grip.
La mousse raggiunge la sua massima efficacia solo dopo un primo periodo di utilizzo, ossia quando raggiunge una consistenza ottimale e quiparabile agli 0.8 bar di pressione di una camera d’aria.
Questa pressione diminuisce costantemente con il suo utilizzo e la sua durata non è più stimabile perché direttamente collegata al tipo di utilizzo fatto.
Quando acquistate delle mousse antiforatura fate sempre attenzione alla data di scadenza riportata sulla confezione. Oltre tale data, in genere 9-12 mesi dalla sua produzione, la mousse perde di efficienza.
La nuova Climber, rivoluziona lo schema classico di utilizzo perché ha la peculiarità di essere una mousse in cui è possibile regolare il grado di durezza in base al tipo di terreno da affrontare.
Questo avviene grazie all’utilizzo di particolari inserti in gomma progettati e brevettati da Risemousse.
Entrambi i lati della mousse presentano delle sedi apposite (forature a nido di ape) che ospitano gli inserti. A seconda della quantità di inserti che andremo ad utilizzare sarà possibile variare la consistenza del nostro sistema antiforatura. Più inserti saranno utilizzati, più la Climber risulterà sostenuta, viceversa, meno inserti utilizzati si traducono in una mousse più morbida.
Altra caratteristiche di questa nuova mousse Climber, 100% Made in Italy, è che grazie all’utilizzo di nuovi materiali rispetto a quelli utilizzati dagli altri competitor, non presenta una data di scadenza ed ha un deterioramento decisamente inferiore.
A curare lo sviluppo di questo nuovo prodotto hanno lavorato diversi tester, noi abbiamo scambiato due parole con Andrea Belotti, pilota bresciano dal curriculum “pesante” che vanta due titoli italiani Assoluti, un titolo Europeo, un titolo di campione italiano Junior, uno Major, una vittoria nella Six Days Club e una con la squadra italiana. Quest’anno un bel terzo posto assoluto nella categoria Veteran del campionato del mondo enduro 2019.
• Quanto tempo hai dedicato allo sviluppo di questa nuova mousse?
Fare da tester per sviluppare un prodotto nuovo non è mai cosa semplice perché bisogna sfruttare l’esperienza e la sensibilità del pilota ma pensare anche a quello che sarà l’utilizzo del prodotto da parte di un amatore.
La Climber è stata sviluppata da diversi piloti, ognuno con un obiettivo diverso.
Il mio compito è stato quello di utilizzare questa mousse in condizioni di gara.
Inizialmente durante i miei allenamenti nei campi da motocross e nelle piste da enduro e poi in gara, prima nel regionale e poi in due tappe del mondiale.
A test conclusi devo ammettere di essere molto soddisfatto di quello che è il prodotto nella sua configurazione definitiva.
• Come puoi riassumere le varie fasi di sviluppo?
La cosa più importante è arrivare a mettere sotto stress la mousse per capire quali limiti presenta, sia in termini di durata che di resistenza. Lavorare su circuiti e non in mulattiera permette di poter comparare sempre nella stessa situazione i diversi tipi di materiali utilizzati per poi scegliere quello che risponde meglio alle esigenze di sviluppo. Una volta capito su quale mescola lavorare ci siamo concentrati sugli inserti estraibili. Ne ho provati di diversi tipologie e consistenza e dopo diversi test abbiamo deciso quelli da utilizzare per la produzione definitiva.
Come è facile immaginare, per fare questo tipo di lavoro sono necessarie davvero molte ore in moto ed un continuo confronto con i tecnici dell’azienda.
• Da pilota, quali sono le caratteristiche che cerchi in una mousse e quali pensi siano i punti di forza della nuova Climber Risemousse?
La caratteristica fondamentale che cerco in una mousse è che sia in grado di trasmettere una trazione ottimale in tutte le situazioni. Personalmente ritengo che questa nuova Climber sia un prodotto decisamente versatile grazie alla possibilità di variare la sua durezza tramite il numero degli inserti utilizzati.
Ad esempio, in condizioni di terreno dal fondo bagnato tolgo tutti gli inserti ed ho subito la pressione ottimale che mi serve per correre. Al contrario, se devo guidare su percorsi duri, lascio tutti gli inserti inseriti nelle sedi.
Altro aspetto che mi ha convinto della Climber è la mescola con cui è costruita. In pratica rispetto ai prodotti della concorrenza si scalda molto meno e non si gonfia durante il suo utilizzo. In pratica mantiene una pressione di utilizzo costante. Vorrei mettere in evidenza il fatto che la scelta della mousse e relativo setting (quindi capire quanti inserti utilizzare) deve andare di pari passo con la scelta dello pneumatico e sempre in base alle condizioni del terreno da affrontare.
Risemousse, offre una gamma di mousse che va da quelle specifiche per l’estremo a quelle per il motocross, ogni tipologia ha un range di utilizzo che può variare ma il mio consiglio è quello di utilizzare sempre una mousse specifica per l’utilizzo che se ne deve fare.
Il parere del nostro Tester Sonny Goggia
Questa Climber è stata una scoperta interessante, l’ho volutamente testata abbinata allo pneumatico mescola soft che utilizzo più frequentemente durante i miei allenamenti e in gara in modo da poter avere subito un riscontro oggettivo. Sono partito con tutti gli inserti inseriti e, nonostante la mousse fosse nuova, le sensazioni sono state positive, ossia di una buona consistenza anche se a mio avviso un po’ di rodaggio le farebbe raggiungere la condizione di miglior resa.
Buona la risposta in termini di trazione ma anche di impatto sull’ostacolo.
La Climber mi ha sorpreso perché dopo un’ora di utilizzo, nonostante lo pneumatico fosse bello caldo la mousse ha mantenuto la sua consistenza senza modificare le sue prestazioni.
Ho proseguito il test smontando la ruota e lo pneumatico ed estraendo tutti gli inserti, quindi per avere una condizione completamente opposta. Anche in questa configurazione, abbinata ad uno pneumatico dalla mescola morbida, la Climber lavora bene, si percepisce una differenza rispetto alla configurazione precedente ma non spancia.
La mia opinione è di non fare l’errore di pensare che togliendo tutti i tasselli si possa ottenere una mousse per l’enduro estremo.
Sicuramente, come ha detto Andrea Belotti, l’importante è quello di cercare la combinazione migliore tra la mousse e lo pneumatico, in base a quello che sarà il terreno da affrontare.
Prezzo di vendita: €110 iva inclusa al pubblico per la singola mousse.
Più info sul sito: www.risemousse.com
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