https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2023/09/main.jpg7091024ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2023-09-06 12:35:522023-09-06 12:38:10Abbonati Endurista e avrai sconto di €100 per Enduro Lucano
L’amico Piero Picchi mi gira un link dove per la prima volta due ONG italiane (Tavolo8 e Bambini nel Deserto) organizzano un Charity Rally, gara non competitiva, che si prefigge di portare dei mezzi vetusti ed obsoleti in west Africa.
Sembra che ci siano già degli iscritti, chi con una autoambulanza, chi con un carroattrezzi, altri in moto, forse siamo sempre in tempo ad iscriverci.
Scartiamo l’idea di partecipare con una macchina vecchia, un pulmino giallo, tipo scuolabus, ci sembra una cosa più interessante. Piero contatta l’organizzazione, sembra che in un villaggio nel sud del Senegal, Kabrousse, al confine con la Guinea Bissau, abbiano proprio bisogno di un pullman per accompagnare i bimbi a scuola.
19 gennaio 2021
Piero ha una prima call con il Presidente della Tiemme, società che gestisce il parco autobus della Regione Toscana e va dritto all’obbiettivo: “anziché spendere soldi per la rottamazione di un vecchio autobus, datecelo a noi, dice, lo porteremo a nuova vita in un villaggio Africano dove ne hanno bisogno come scuolabus”. L’idea viene accolta con benevolenza e invece che un pulmino giallo di piccole dimensioni ci propongono un pullman vero da cinquantasei posti.
Per questo progetto solidale utilizzeremo il nostro Team MaremmaDakar ma abbiamo bisogno di un grosso supporto economico. Mentre lavoriamo al progetto grafico del nostro pullman veniamo a conoscenza che nel 2019 Chiara del Soldato aveva scritto un libro per i bambini delle scuole elementari. “TESOROBUS l’autobus che visse due volte” era il titolo, un racconto di fantasia dove l’autobus, ormai giunto all’età della pensione, viene recuperato e trasferito, dopo un lungo viaggio, in Africa per iniziare una nuova seconda vita. Una coincidenza a dir poco pazzesca, la nostra storia era già stata scritta, ma non lo sapevamo.
Oltre a me e Piero l’equipaggio si compone di un meccanico, un carrozziere, un elettricista, un cuoco, un dottore, un autista e dei tutto fare. Siamo i magnifici dodici. Tesorobus è nel mio giardino, ogni giorno facciamo qualcosa per renderlo sempre più bello, è tutto colorato.
L’11 febbraio
Perfezioniamo l’iscrizione alla Rust2Dakar, ci imbarcheremo a Genova per Tangeri e compriamo i biglietti del traghetto ed i biglietti aerei del ritorno.
Purtroppo la Rust2Dakar viene posticipata al 27 dicembre 2021 a causa del perdurare delle restrizioni da COVID. Siamo mortificati ma almeno avremo più tempo per organizzarci al meglio e trovare nuovi sponsor. Il 16 aprile 2021 finalmente viene fatto il passaggio di proprietà, ora Tesorobus è intestato a MaremmaDakar ed ha una nuova targa.
Al Motor Bike Expo di Verona (nostro sponsor) viene presentato ufficialmente durante la fiera il progetto Tesorobus. Abbiamo caricato a bordo un sacco di materiale didattico, oltre a banchi scolastici, sedie e lavagne, libri anche in francese.
Il 30 luglio
è il giorno della presentazione ufficiale a Marina di Grosseto con tutte le istituzioni locali, patrocinati dal Comune in collaborazione con il 4° Stormo che ci onora del gagliardetto del Cavallino rampante, lo stesso della Ferrari.
16 dicembre alla presentazione di RUST2DAKAR a Milano ci sono perplessità e dubbi sulla partenza della gara e si vocifera di un ulteriore slittamento a fine anno. Noi teniamo duro, ormai è impossibile tornare indietro. Il 18 dicembre davanti al Duomo di Grosseto salutiamo la popolazione locale e gli studenti intervenuti ci fanno dono di regali da consegnare all’orfanotrofio, oltre agli strumenti musicali donati dalla Fondazione Grosseto Cultura.
Ma sembra che questo viaggio non si debba fare!
Grandi Navi Veloci, annulla la partenza delle navi, causa il riacutizzarsi della pandemia, il Marocco chiude le frontiere aeree e navali. La BUDAPEST-BAMAKO, altro Charity rally che si doveva svolgere nello stesso periodo, viene rimandata a marzo.
Prendiamo in considerazione di raggiungere il Marocco via terra attraverso la Francia e la Spagna, ma non ci sono certezze di riuscita. Per l’ennesima volta modifichiamo i biglietti aerei. Sembrerebbe possibile imbarcarsi a Sete in Francia, la RUST2DAKAR posticipa la partenza a fine gennaio, ma lascia liberi i concorrenti di poter partire individualmente secondo le proprie necessità e capacità.
Il 3 gennaio 2022
Contattiamo Schlesser, organizzatore dell’Africa Eco Race e gli presentiamo il nostro progetto, spiegando le grosse difficoltà che abbiamo a partire in questo momento. Chiediamo quindi di poter partire con loro a marzo, usufruendo così dei loro corridoi di transito alle frontiere. Essendo autonomi logisticamente, non abbiamo bisogno di altro. Schlesser accetta la proposta, saremo con loro in tutto e per tutto quindi partiremo da Monte Carlo con il Rally. Faremo il percorso delle assistenze, arriveremo al Lago Rosa di Dakar e raddoppiamo la solidarietà trasportando per loro conto una tonnellata di pannelli solari che consegneremo in Mauritania ed in Senegal. Ci sembra di aver sciolto il bandolo della matassa, anche se dobbiamo trovare la copertura per queste ulteriori spese.
Il 15 gennaio
Siamo nuovamente presenti al MBE di Verona. Sempre più aziende sono disposte a darci una mano, tutti vogliono contribuire in qualche modo e far parte di questo progetto.
Il 19 gennaio 2022
Un’altra doccia fredda. Il Marocco si blinda definitivamente e nemmeno l’AFRICA RACE potrà transitare. Gara rinviata ad ottobre. Riprendiamo in considerazione l’idea di andare autonomamente ad aprile o a maggio, ma ci sono troppi dubbi e poi alcuni di noi non riuscirebbero ad essere presenti per impegni di lavoro. Ormai siamo molto di più che un gruppo di dodici persone, quello che ci unisce è veramente un legame indissolubile. I mesi passano abbastanza veloci, in primavera il Marocco riapre le frontiere aere e si ricomincia a viaggiare.
Il 14 ottobre 2022 TESOROBUS finalmente può partire.
Non è certo stata una cosa semplice, ma grazie a tutti quelli che ci sono stati vicino e ci hanno aiutato, siamo riusciti a portare a termine questa bella iniziativa. Il viaggio è stato fantastico, a volte anche impegnativo, ma niente in confronto a quello che abbiamo dovuto affrontare e superare in questi ultimi tre anni. Il pullman è stato consegnato direttamente da noi all’orfanotrofio nelle mani di Suora Ortensia del Sacro Cuore di Kabrousse. È stata una bellissima esperienza di vita e sono contento di averla condivisa con Piero Picchi instancabile istrione, Roberto Ulmi insuperabile chef de cuisine, Fabrizio Giustini, Massimo Giliberto e Tony Faralla indivisibili Qui Quo Qua, Enrico Priami meccanico di lungo corso, Luca Grechi e Luca Marretti sempre attenti e presenti, Massimo Casagrande Pasti da Cortina, l’unico insieme al Dottore Valerio Borini da Genova, Maremmani di adozione, ultimo ma non per demeriti Piero Brezzi, il mio cugino fraterno, questa la sporca dozzina, come ci ha definiti l’amico giornalista Piero Batini.
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2023/07/2022411a-86ff-46cc-adca-6dc6c70edc08.jpeg9001726ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2023-07-06 17:50:102023-07-06 17:56:26TESOROBUS | L’autobus che visse due volte
“Marradi isolata, tutte le strade sono crollate e ci sono decine e decine di case rimaste isolate senza luce e acqua, qui è un disastro …. “ è cosi che martedì 16 Maggio, seduto sul divano di casa mia a Sasso Marconi in provincia di Bologna a guardare queste notizie che arrivavano dal telegiornale nazionale mi sono detto che non potevo rimanere lì senza far niente. Ho iniziato a pensare che io con la mia moto da enduro forse avrei potuto essere d’aiuto. Ho cercato subito i numeri di telefono della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco di Marradi, un paese dell’Alto Mugello in provincia di Firenze ed un mezzo alle montagne dell’Appenino Tosco-Emiliano, e al telefono ho chiesto loro se con la moto potevo essere d’aiuto in qualche modo: li avevo spiazzati perchè forse non avevano pensato alla possibilità di impiegare gli enduristi e così mi risposero che mi avrebbero fatto sapere.
Dopo nemmeno un’ora ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto ed erano i Vigili del Fuoco: “Luca, riuscite a venire in 6 moto?”……CERTO!!!! “Allora domani mattina qui al centro operativo alle 8:00!”
Ora bisognava cercare immediatamente le persone e ho diffuso subito la richiesta a tutta la comunità enduristica, anche se sapevo già che potevo contare sulle persone del mio gruppo di Bologna “Prella la Manetta!”, che possiamo tradurre facilmente con “Dai del Gas!”. Pietro, Valerio e Giovanni non hanno avuto un minimo di esitazione e nel frattempo che li stavo avvertendo stavo già iniziando a ricevere adesioni anche da tutta Italia.
Così faccio la valigia, preparo tutto quello che posso velocemente, vado a far benzina alla moto, cerco un albergo nei dintorni dove passare la sera e Giovanni è già sotto casa mia … con il suo carrello e la moto pronto per caricarmi e partire.
La mattina seguente alle 7:30 eravamo già li al centro operativo di Popolano, a pochi chilometri da Marradi sulla strada provinciale verso Faenza. Valerio, Pietro, Andrea ed un suo amico di Imola mi hanno avvertito che sarebbero arrivati più tardi perchè tutte le strade dalla Romagna a lì erano crollate oppure inagibili e stavano cercando un’alternativa.
Al centro operativo si respirava comprensibilmente molta tensione: c’era un via vai frenetico tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Misericordia e i vari volontari. Già pronto e vestito da enduro, entro nella sala operativa che era piena di autorità, il sindaco di Marradi insieme al sindaco di Firenze, il Comandante ed i funzionari dei Vigili del Fuoco con i Carabinieri locali.
Mi presento al Sindaco e subito mi mettono davanti ad una mappa del territorio, “vi daremo un GPS ed una radio e dovete marcare tutti i punti frana, dovete dirci quali sono le strade transitabili o meno. Inoltre dovete andare a verificare un importante centro di meditazione yoga Vipassena di Lutirano a rischio che ha la strada di accesso franata e verificare se vi sono case isolate totalmente”. Non c’era tempo da perdere: ho riferito che gli altri 4 amici sarebbero arrivati a poco e che ci saremmo divisi il lavoro in tre squadre da due moto ciascuna.
Io e Giovanni siamo così partiti e inizialmente non ci rendevamo conto, perché lì intorno sembrava tutto normale, ma appena abbiamo imboccato le prime strade da verificare ecco allora che ci si è aperto lo scenario della devastazione più totale. Personalmente non avevo mai visto una cosa del genere: intere montagne franate, tratti di strade sprofondate di un metro e mezzo, strade che finivano nel vuoto come potevo aver visto solo nei film.
In ogni punto ci fermavamo a fare il marcamento GPS e la foto per poi mandarla in tempo reale ai Vigili del Fuoco. Con le nostre moto da enduro riuscivamo ad aggirare le frane o a passare nel poco lembo di strada rimasto e ci siamo trovati a doverci fare strada segando qualche tronco e tirando le moto con le corde perchè sprofondavano letteralmente in quello che non si può chiamare nemmeno fango, erano come le sabbie mobili!!!
La sensazione di essere su un terreno in continuo movimento, non ci rendeva affatto sereni.
Abbiamo raggiunto il centro di meditazione ed erano in 60 persone completamente isolate! Loro stavano tutti bene ma la situazione della montagna intorno era molto a rischio e la strada per raggiungerla era franata. Abbiamo comunicato il tutto alla centrale operativa e ci siamo diretti verso un’altra strada da verificare dove due grosse frane avevano isolato letteralmente due abitazioni: una signora anziana ed il marito che con il sorriso ed in dialetto ci hanno rassicurato e che in qualche modo avrebbero fatto senza volere evacuare e più in su sulla stessa montagna c’era la loro figlia in un’altra casa, che era lì tranquilla a fare la legna. La sensazione personale di portare rassicurazione e sorrisi alle persone riempiva il cuore e loro sarebbero rimaste ore lì a far chiacchiere.
Dovevamo proseguire però, ma poco dopo non si poteva andare più da nessuna parte…non c’era più la montagna davanti a noi! E ora?!? Abbiamo guardato sulla mappa e abbiamo visto che la strada principale passava poco più in basso e così ci siamo avventurati nel bosco e dopo un’oretta sentiamo altre due moto in lontananza: erano Pietro e Valerio che stavano verificando la strada provinciale.
Ormai erano già le 13 e abbiamo deciso di rientrare al centro operativo. Avevano iniziato l’evacuazione con l’elicottero delle persone del centro meditazione yoga, perchè a seguito della nostra segnalazione avevano preferito spostarle per la loro sicurezza. Mangiamo tutti insieme una buonissima pasta alla carbonara e ci raggiunge intanto anche un endurista locale, che conosce meglio di tutti noi il territorio.
Ci viene subito assegnato un nuovo compito: dovevamo portare medicinali salvavita ed acqua potabile ad una casa rimasta isolata. Partiamo questa volta tutti insieme, ma la strada era impossibile da trovare anche con le nostre moto perché sommersa dal fango. Così grazie a Luca, l’endurista locale, parcheggiamo le moto e con un sentiero che inizia nella vallata di fronte ci incamminiamo con due zaini a testa sulle spalle verso la casa. Ci accolgono sorpresi e pieni di gioia, rimaniamo a parlare, non ci farebbero più andar via, sembrava di stare quasi come nel film “Benvenuti al Sud”, quando tutti quelli a cui portano la posta gli offrono caffè e vino e finisco per essere ubriachi!!
Torniamo al centro operativo, ma subito ci viene detto di andare a verificare se una stradina fosse a posto per l’utilizzo di passaggio di eventuali mezzi di soccorso: ormai era quasi buio, ma portiamo a termine positivamente il compito.
Ero stanco, ma era una stanchezza bella. Ci cambiamo, ci docciamo e ceniamo con tutti quelli che stavano operando lì in quel momento. Ci aspettava una notte su una brandina tutti insieme in una parrocchia che aveva dato la disponibilità alla sistemazione degli sfollati.
La notte aveva ripreso purtroppo a piovere molto forte e le brutte sensazioni iniziavano a farsi sentire; ci svegliamo, ci mettiamo l’antipioggia, e andiamo subito al centro operativo. Tutto quello che fino ad ora non era crollato, oggi avrebbe ceduto ed infatti la prima notizia arriva dal centro di meditazione: la montagna gli stava franando sopra, meno male, ho pensato, che non ci sia rimasto più nessuno. Pioveva forte e anche per noi andare in giro era molto pericoloso: le nostre moto erano lì fuori sotto la pioggia, pronte a partire, ma la situazione non lo permetteva.
C’era anche lì pronto a partire con noi Fabio di Cesena e Alberto un altro endurista locale.
Ecco arrivare le richieste: bisognava portare medicinali e acqua ad una casa isolata molto lontana ed andare a verificare la viabilità della Valnera, in direzione Brisighella e in piena Emilia-Romagna, con un’altra casa di anziani in una frazione isolata, senza telefono e corrente elettrica,
Partiamo, la pioggia è battente, il fango è abbondante ma la sensazione più brutta era passare su quelle crepe che sembravano si dovessero staccare all’improvviso, si stava sempre con mille occhi ed orecchie aperte ma la storia era sempre la stessa una volta raggiunte le case: sorrisi, chiacchiere, offerte di caffè, di mangiare e il tutto sempre unito da mille complimenti e molti ringraziamenti.
E così a seguire per tutto il giorno, siamo tornati al Centro stanchi, bagnati fradici ma ad attenderci c’era una polenta e cinghiale da ristorante stellato che i volontari della Protezione Civile avevano preparato per tutto il gruppo.
Forse mi sono dilungato troppo in questo mio resoconto ma avrei altre mille cose da dire, mille sensazioni da esprimere, sono fiero di avere amici che non hanno esitato a venire di aver conosciuto persone straordinarie con cui ho operato, a cominciare dal Sindaco, i Vigili del Fuoco che mi hanno infamato più volte scherzosamente, perché ogni dieci telefonate che ricevevano, cinque erano di enduristi da tutta Italia che si offrivano volontari, a seguito anche di un servizio televisivo proprio su di noi! Ma chi devo ringraziare veramente sono tutte quelle persone che grazie alle nostre moto, abbiamo raggiunto e che ci hanno riempito l’animo con i loro grazie e la loro commozione nel vederci.
Sono fiero di essere un endurista e di far parte di questa grande famiglia che nel bisogno si è dimostrata davvero tutta unita e disponibile.
MILANO, 15 DIC. – Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e FMI (Federazione Motociclistica Italiana) prendono posizione contro i contenuti del Decreto 28 ottobre pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 1° dicembre, che vieterebbe la viabilità forestale e silvo-pastorale al transito ordinario. E lo fanno, insieme, al termine di un anno che ha paradossalmente visto trionfare i piloti italiani proprio nella più importante manifestazione sportiva off-road a livello internazionale, la Sei Giorni di Enduro ospitata nelle colline dell’Oltrepò pavese.
L’associazione dei costruttori e la Federazione Motociclistica Italiana: norma miope e con possibili profili di incostituzionalità che crea un grave danno economico al settore delle due ruote, lavoriamo per una correzione
Da una parte, quindi, l’industria delle due ruote che genera in Italia un valore complessivo di oltre 7 miliardi di euro e occupa nella sua filiera più di 100mila addetti, dall’altra tutta l’attività sportiva di settore con più di 117mila tesserati strutturati in 1760 Moto Club sul territorio nazionale. Si tratta di una norma miope, che può creare potenzialmente un grave danno economico al mercato, all’intera filiera, alle attività ludiche e sportive e a quelle legate all’accoglienza e al turismo. Vi sono inoltre possibili profili di incostituzionalità, perché manca evidentemente il bilanciamento degli interessi in gioco e di diritti costituzionali come la libera circolazione, il diritto alla libera iniziativa economica e quello di svolgere attività sportiva e ricreativa.
ANCMA e FMI, in attesa di ulteriori iniziative, hanno attivato in queste ore un’interlocuzione con il Governo al fine di ottenere chiarimenti ed una correzione delle disposizioni contenute nel Decreto.
Ufficio Stampa FMI Ufficio Stampa ANCMA
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/12/IMG_7281-scaled.jpg19202560ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-12-16 09:27:512021-12-16 09:27:51ANCMA E FMI CONTRO DIVIETO DI CIRCOLAZIONE IN FUORISTRADA
La velocità è ancora alta, l’adrenalina continua a pompare, le protezioni come gli airbag rimangono al loro posto e siamo certi che Danilo Petrucci, come nei film di Superman, è pronto a trasformarsi da fuoriclasse della MotoGP a pilota di Rally, cambiare la visiera del suo casco con occhiali da fuoristrada e sostituire gli “sliders” della sua tuta in pelle con gomitiere e ginocchiere protettive nascoste sotto l’abbigliamento tecnico da fuoristrada. Per il trentunenne ternano sta per avverarsi un sogno: correre la Dakar 2022 con i colori del Tech3 KTM Factory Racing Team!
Nelle sue dieci stagioni in MotoGP Petrucci ha collezionato 10 podi e 2 vittorie, e dopo il Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana realizzerà il sogno di una vita, con il passaggio alla “fase due” della sua lunga storia agonistica.
“Petrux” è un abile pilota in enduro come nel motocross, ma sa che la disciplina e le esigenze del rally saranno una grande sfida per lui. Per questo motivo Danilo sarà accompagnato nel suo percorso di transizione dalla MotoGP alla Dakar dai fenomeni del Team ufficiale KTM, ovvero il vincitore della Dakar 2018 e neocampione del mondo FIM Cross-Country Rallies Matthias Walkner, il due volte campione Toby Price e il campione in carica Kevin Benavides.
In un recente test a bordo di una KTM 450 RALLY ufficiale, Danilo ha avuto un assaggio della guida nel deserto e soprattutto della navigazione incredibilmente impegnativa richiesta per le gare di rally. Sotto l’occhio vigile del Rally Sport Manager di KTM Jordi Viladoms, pilota di successo della Dakar e coordinatore di uno squadrone che ha conquistato per 18 anni consecutivi la competizione più dura del mondo, Petrucci ha preso le misure della sua nuova moto.
Conclusa la stagione MotoGP, l’attenzione di Danilo sarà completamente focalizzata sul miglioramento della sua educazione alla guida e alla navigazione, in vista della sua prima partecipazione alla Dakar, l’evento di 14 giorni e circa 8.000 chilometri, che per il terzo anno consecutivo si svolgerà in Medio Oriente, con start il 1° gennaio 2022.
Danilo Petrucci:“Correre la Dakar è davvero un sogno che si avvera. È un evento al quale ho sempre voluto partecipare fin da bambino, quando guardavo le videocassette delle edizioni disputatesi negli anni ’80 e ’90. Ora il sogno si sta avverando. Ringrazio KTM per questa grande opportunità; sarò l’unico pilota che in poco più di un mese ha gareggiato in MotoGP e poi alla Dakar, quindi è con grande orgoglio e umiltà che mi presento al rally più duro del mondo. Il mio obiettivo principale è finire la gara e godermela. Il primo approccio è stato quello di fare un po’ di allenamento da road book con Jordi Viladoms, che è stato fantastico nell’aiutarmi a imparare questa speciale arte. In un recente test sulle dune di Dubai ho avuto un primo assaggio con la KTM 450 RALLY e ho avuto il piacere e il grande onore di guidare con i piloti ufficiali di KTM: è stato bello vederli danzare alla massima velocità sulla sabbia, e si sono dimostrati tutti super gentili e disponibili con me. Spero che la preparazione per il prossimo mese sia sufficiente; di sicuro sarà una gara dura, ma sono emozionato e impaziente”.
Pit Beirer, KTM Motorsports Director:“Il talento di Danilo e il suo carattere lo rendono uno dei pochi piloti di alto livello che crediamo possa fare questo passaggio radicale dall’asfalto alle dune. È una grande storia per un grande ragazzo. Vogliamo ringraziarlo per la sua professionalità e tutti i suoi sforzi come membro del Team Tech3 nel nostro progetto MotoGP, e ora è tempo per un’altra sfida!”
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/11/9V4A0131.jpg6831024ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-11-10 12:05:522021-11-10 12:05:52DANILO PETRUCCI: DALLA MOTOGP ALLA DAKAR, SEMPRE READY TO RACE!
Il nostro inviato Angelo Gambino “il Blogger” è andato fino in Spagna da Galfer Brakes per incontrare Ivo Martini e fare quattro chiacchiere in ottica freni e pastiglie per le nostre moto. Buon visione.
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/11/galfer.jpg559800ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-11-04 09:39:592021-11-04 09:49:52FOCUS AZIENDE | Intervista a Ivo Martini di Galfer Brakes
Il 12 Settembre 2021 si è svolta a Mercatello sul Metauro (PU), in provincia di Pesaro e Urbino, ormai un appuntamento fisso ed è una delle più belle cavalcate del centro Italia. L’evento può tranquillamente essere considerato un evento “Top di Gamma” sia per tipologia di percorso e difficoltà che per la sua lunghezza.
Degli oltre 100 km non credo di aver percorso più di un solo chilometro di asfalto tra i sentieri e le mulattiere che circondano di Borgo Pace (PU) e Mercatello (PU) e sfiorano il mitico passo di Bocca Trabaria a 1.049 metri di altezza, che divide la valle del Metauro dalla valle del Tevere, dividendo inoltre la provincia di Perugia dalla provincia di Pesaro e Urbino, e quindi l’Umbria dalle Marche.
Ma non è certo solo la lunghezza che ha caratterizzato la splendida giornata settembrina che mi ha colpito ma la continua serpentina tra la fitta vegetazione dell’Appennino tosco-emiliano e le lunghe ed a volte infinite mulattiere in cui si snodava il percorso. Mentre il primo anello, che terminava al ristoro, costeggiava il lato più dolce del territorio, affaticando già i meno preparati, quello che mi ha colpito di più è stato il secondo anello composto da molteplici tratti hard, alcuni quasi trialistici, seguiti da un percorso sempre impegnativo che non lasciava spazio a pause oppure a nessuna esitazione di sorta.
Seppur ben conoscitore della zona ho trovato intere zone di questo territorio a me sconosciute e grazie al grande lavoro del Motoclub Enduristi da Tavola guidati dall’infaticabile Wiliam Matteucci, meritavano senza dubbio di essere percorse a gas spalancato. I piloti più preparati hanno completato il percorso in meno di 4 ore ma sicuramente anche loro stanchi e provati mentre per la maggioranza dei piloti l’arrivo oltre le 15 del pomeriggio è stato un ottimo traguardo. Magliette, gadget, ristoro a metà e pranzo finale sotto il tendone del campo sportivo sono stati la ciliegina sulla torta ad una grande giornata di passione, sport e amicizia per tutti i partecipanti: arrivederci alla prossima edizione.
Si ringraziano le amministrazioni di Borgo Pace (PU) e Mercatello (PU) per l’ottima riuscita della manifestazione. Ci vediamo il prossimo anno!
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/10/9f354185-aa23-40d4-a98a-bee91afa9e38.jpg9001600ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-10-25 10:57:332021-10-28 09:49:44New Rat Race 2021: TOP DI GAMMA
Ciao a tutti amanti e appassionati endurista, sono un pilota regionale amatoriale classe ‘ 62. Fin da ragazzo sognavo di partecipare alla sei giorni di regolarità… come si chiamava una volta, complice un compagno di classe che alle superiori correva il campionato veneto. Andando a vedere le prime gare di enduro e poi la valli bergamasche con amici, fu amore a prima vista per questo sport molto duro, ma molto affascinante.
A 16 anni il primo motorino da strada trasformato in off- road, a 22 anni cominciano le prime gare, non faccio miracoli, sono un ta…lento , ma l’ importante è mettere la moto in nel seraio… come diceva sempre il ..” bogio” Andrea Marinoni. A partire dal 1986 andiamo sempre più spesso con gli amici del motoclub Astico a gustarci le sei giorni, dalla Polonia alla Svezia, Germania ecc… mi fermo sempre a guardare tutti i piloti, anche i ta…lenti come me che cercano solo di arrivare al traguardo di giornata. Caspita! Dico sempre agli amici, sarebbe fantastico un giorno parteciparvi…
Nello stesso periodo partecipo al campionato Triveneto enduro, qualche gara di motocross ed endurance a coppie, mi alleno nelle bellissime mulattiere delle prealpi vicentine, portando a casa anche qualche contravvenzione, fa parte del gioco. Anni ’90 sempre con una nutrita compagnia di amici partecipiamo al Campionato Italiano enduro, naturalmente solo per la soddisfazione di arrivare al traguardo e di mettere la moto in parco chiuso, e nel ’95 partecipo alla prova di due giorni di Campionato del mondo di San Severino Marche concludendo entrambe le giornate anche se con un po di ritardo …ma va benissimo, dopo di che altri amici del club seguiranno il mio esempio negli anni a venire.
Penso di avere chiuso con le moto ,appagato dalla prova mondiale, ristrutturando casa spostandomi, vita più tranquilla, ma non resisto senza moto! Riacquisto la moto da enduro, si va ancora a vedere le sei giorni, il tarlo mi rode ancora e ripropongo agli amici, sarebbe un sogno parteciparvi. Gli anni passano ,siamo a Portimao e leggo la brochure dell’ Isde 2020, scatta la molla, forse sono ancora in tempo, ad agosto avrò tempo x allenarmi ma…. serve fare un po di ranking! Convinto, durante l’inverno mi alleno abbastanza, tutto pronto per la gara di Passirano, ahimé sette giorni prima vengono sospese tutte le attività, dopo un po’ rimandata la manifestazione motoristica più antica e più bella del mondo.
A luglio si riprende, qualche gara Triveneto, assoluti di Boario terme, e una gara di Italuiano major, un po’ lentino ma sempre al traguardo. Il ranking è alto sono il numero 4414 in Italia ah ah. Febbraio 2021 spedisco la preiscrizione, non partecipo a nessuna gara, vada come vada sperando che accettino, mi alleno anche in zona rossa, visto che i piloti possono un mio amico mi fa molta compagnia negli allenamenti sapendo il mio obiettivo. A maggio, complice alcune debacle di nazioni lontane e la vintage all’Isola d’Elba ad ottobre accettano la preiscrizione, devono essere ammattiti o la fortuna mi sta aiutando, unico del mio club ad essere iscritto, cerco compagni per fare una squadra e noleggio una Rieju 300 2T, un offerta eccezionale per il rientro del marchio dopo 30 anni di assenza alla Isde, moto gomme mousse assistenza e un un’abbigliamento.
Mi alleno discretamente, footing bici e moto, ma sarà abbastanza per una sei giorni? Espleto con impegno le formalità burocratiche, serve il certificato a.d.e.l. antidoping educational learning il segretario mi invia richiesta di licenza internazionale dopo aver conseguito altre visite mediche compero un po di materiale e abbigliamento fuoristrada e così via. Martedi 24 agosto partenza per Rivanazzano terme, mi registro al paddock e nel pomeriggio sono già a visionare le p.s. Al mercoledì vado i Rieju, solo a presentarmi mi hanno già soprannominato “giovane promessa” visti i miei teneri 59 anni, c’ è subito feeling con gli spagnoli . Si prova e si adegua un po la moto alle mie esigenze, solo regolazione braccialetti e ammorbidito le sospensioni, qualche km e un po di curve, la moto è pronta.
Il giovedì fino alle 13 per verifiche amministrative e tecniche, pomeriggio si visionano ancora speciali ed enduro test come i due giorni successivi. La domenica riposo un po’ di briefing team Rieju e siamo alla partenza di lunedì mattina. Un po’ di emozione naturalmente, si parte ,dopo una decina di minuti incredulo mi dico… sono in prova speciale alla sei giorni, il sogno di sta avverando, percorsi e test belli polverosi ma fattibili anche per me che non sono un mostro di pilota, termino la giornata con 7 minuti di ritardo, ho sbagliato parecchio ma va bene comunque.
Day 2 facciamolo soltanto un mito di penalità, la sera cambio anche il pneumatico posteriore, sempre una festa quando arrivo sotto al gazebo team Rieju. Terzo giorno un po’ più lungo, ai controlli assistenza ogni ben di Dio come un pilota ufficiale a tutti gli effetti, tranquillo al traguardo con 6 minuti di penalità, metà è fatta, domani cambia il percorso. Giovedì si parte tranquilli sempre per arrivare al traguardo, un cross test, un C.O. entro nel primo enduro test, non cerco assolutamente il tempo, non avrebbe senso, devo solo arrivare, vedere il percorso che sarebbe uguale al venerdì. In una discesa faccio correre la moto come sempre, ma stando verso sinistra e scivolò addosso ad un albero con la gamba piegata, una brutta botta al piatto tibiale!
Mi rialzo, ma il dolore è forte e non riesco a leggermi in piedi. Assieme ad un Marshall della postazione vicina decido di parcheggiare e aspettare il transito degli ultimi concorrenti, ma la situazione non è migliorata, Quindi non rimane che chiamare i soccorsi… potrei dilungarmi alcune pagine su questo. Purtroppo il sogno è svanito, ho fatto un un’errore di guida non la chiamo sfortuna. Rimane l’amaro in bocca per aver assaporato tre giorni di olimpiade, il resto era fattibile, avevano tolto alcune salite che percorrevano al contrario i giorni precedenti e tolto una speciale al giorno, ma non piango sul latte versato, mi sono goduto tre giorni intensi del mio sogno, non ho rammarico questaè’ stata la mia ultima gara da pilota era già deciso, una bellissima esperienza.
Volevo collaborare con la rivista Endurista per un report amatoriale, riuscito solo a metà. Due note negative, il pacchetto gara ricevuto alle iscrizioni… mio Dio! Non ve lo posso descrivere davvero… e dico a tutti gli appassionati e ai piloti che quando andate a visionare le P.S. o a vedere qualche manifestazione di enduro non lasciate le bottiglie di plastica vuote per terra o appese alla fettuccia, il nastro con il venti si rompe e si disperde, l’organizzazione ha già il suo da fare. Ciao amici appassionati di enduro… Rodolfo.
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/09/IMG-20210908-WA0022.jpg6281024ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-09-10 11:51:102021-09-10 12:17:15La Six Days a modo mio, by Rodolfo Bonollo
Il piccolo paesino di Passirano ha ospitato il primo atto del massimo campionato italiano, e i piloti Fantic sono stati subito protagonisti nella classe 125 e Youth. Davide Guarneri (FANTIC FACTORY TEAM E/50 Racing) ha dominato la 125, mentre KevinCristino (Fantic D’arpa Racing Team) ha conquistato la Youth.
I piloti Fantic hanno dominato e meravigliato nel primo week-end di gara agli Assoluti d’Italia di Enduro e le Fantic XE 125 dei tre team ufficialisi sono dimostrate ancora una volta delle moto molto affidabili e competitive. Nella classe 125 l’ex crossista Davide Guarneri ha dominato nettamente la prima giornata di gara, mentre Giuliano Mancuso (Fantic D’arpa Racing Team)ha raccolto un’ottima seconda posizione finale.
Il week-end di Passirano per KevinCristino (Fantic D’arpa Racing Team)verrà ricordato a lungo per la sua prima vittoria con i colori Fantic;distanziato di soli due secondi Daniele Delbono, il portacoloridella squadra FANTIC FACTORY TEAM E/50 Racing. Riccardo Fabris (Fantic JET Racing)ha corso una buona prova nella classe Youth e, al termine della giornata, il suo score è di un buon quarto posto. Nella classe Stranieri ottima prova per Harry Edmondson (Fantic JET Racing), il miglior pilota in sella a una ottavo di litro capace di ottenere una quindicesima posizione.
CLASSIFICA CLASSE 125 1) Davide Guarneri (Fantic), 25 p. – 2) Giuliano Mancuso (Fantic), 22 p. 3) Nicola Piccinini (GasGas), 20 p.
CLASSE YOUTH 1) Kevin Cristino (Fantic), 25 p. – 2) Daniele Delbono (Fantic), 22 p. – 3) G. Pasinetti (Beta), 20 p. 4) Riccardo Fabris (Fantic), 18 p
CLASSE STRANIERI 1) S. Holcombe (Beta), 25 p. – B. Freeman (Beta), 22 p. – H. MacDonald (Sherco), 20 p. 15) Harry Edmondson (Fantic), p.1.– 30) Luke Murphy (Fantic), p. 0 – RIT) Jed Etchells (Fantic)
Prossimo appuntamento sabato 27 e domenica 28 marzo a Custonaci – in Sicilia – per il secondo e terzo atto degli Assoluti d’Italia di Enduro.
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/03/guarnieri.jpg6821024ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-03-09 11:24:402021-03-09 11:33:01ASSOLUTI D’ITALIA GUARNERI VINCE LA 125
Esiste un luogo più bello della Sardegna a inizio giugno? La natura è ancora verde, la primavera è al culmine, il turismo non ha ancora invaso l’Isola che si presenta in tutto il suo splendore tra coste paradisiache e un entroterra selvaggio tutto da scoprire. E cosa c’è di meglio che scoprirlo con la propria moto? Sardegna e moto sono un connubio ideale e lo sa bene Bike Village che da decenni promuove attraverso le proprie manifestazioni l’amore viscerale per un’isola e un territorio unici al Mondo, dove le tradizioni secolari sono ancora vive e genuine, dove la natura aspra ha forgiato nei secoli il carattere di un popolo fiero e ospitale.
La sedicesima edizione del Sardegna Legend Rally e la diciassettesima della Cavalcata del Sole si svolgeranno infatti dal 3 al 5 giugno e questa volta l’epicentro delle manifestazioni si sposterà verso la costa ovest dell’Isola, più precisamente ad Arborea e all’Hotel Horse Country Resort, che già ha ospitato molte edizioni del Rally Mondiale. Tre tappe come di consueto aspettano i partecipanti, che dovranno navigare con il road-book nel caso del Sardegna Legend Rally, o con la traccia GPS se prendono parte alla Cavalcata del Sole, sfilando con le proprie moto nel dedalo di piste che rendono la Sardegna un vero e proprio paradiso per il fuoristrada.
Saranno quasi settecento i chilometri complessivi da percorrere, ricalcando parzialmente i tracciati che sono stato teatro delle epiche sfide nel Mondiale Cross Country Rally. Ma la grossa novità dell’edizione 2021, anch’essa dal sapore “Mondiale” sarà il bivacco di Sa Itria, luogo non solo mitico per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di correre il Mondiale, ma anche luogo sacro fin dall’antichità, come testimoniano i menhir piantati tra le querce o la chiesa dedicata alla Madonna d’Itria, ricostruita a inizio 1900 sui ruderi della primitiva chiesetta del 1500.
Ai primi 80 iscritti sarà offerta la possibilità di dormire nelle camere dell’ex convento, per gli altri esiste la possibilità di dormire in tenda o in camper, oppure prenotare una stanza in hotel a una decina di chilometri dal bivacco. In ogni caso saranno incluse cena e colazione che, abbiamo la certezza, non lasceranno delusi gli amanti della cucina sarda. L’unica avvertenza sarà quella di non esagerare con il cannonau… perché all’indomani ci saranno comunque da fare oltre 200 chilometri per rientrare ad Arborea. Il piatto in tavola è dunque molto ricco e consigliamo di affrettarsi nell’iscrizione per non rischiare di oltrepassare il numero chiuso di 150 partecipanti.
Sardegna e road-book sono un binomio che attrae anche piloti di quelli veri, che trovano un’occasione perfetta per allenarsi con la moto e la navigazione. E’ il caso ad esempio di Benjamin Melot e Charlie Herbst, da poco reduci dalla Dakar saudita, con il primo che è terminato sul podio della categoria “Original by Motul”. Appena tornati dall’Arabia hanno subito dato l’adesione al Legend Rally, così come Camelia Liparoti che non mancherà di guidare il suo SSV Yamaha sulle piste sarde. Ma sono attesi anche altri personaggi famosi, che renderanno memorabile il fine settimana targato Bike Village… Ve li sveleremo strada facendo….
https://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2021/03/Bike.jpg7251024ferrohttps://www.enduristamagazine.com/wp-content/uploads/2018/11/Logo-endurista-300x113.pngferro2021-03-09 09:16:552021-03-09 09:21:523-5 GIUGNO 2021 SARDEGNA LEGEND – CAVALCATA DEL SOLE